Brighella è una maschera bergamasca che fa la sua comparsa nel secolo XVI. Secondo la tradizione è originario di Bergamo Alta e vive nei quartieri più ricchi.
Rappresenta il servitore intrigante e dispettoso e nelle commedie è spesso in contrasto con Arlecchino, risultando superiore a lui in furbizia e scaltrezza.
Non c’è volta che non si beffi del suo padrone, di solito impersonato da Pantalone.
Possiede abilità nel cantare, suonare e ballare e si dichiara sempre pronto a servire con astuzia chi lo paga meglio! Il suo nome deriva dal verbo “brigare” che significa darsi da fare per ottenere qualcosa anche mediante intrighi.
Vivace e insolente con le donne,è sempre pronto a litigare.
La figura del servo astuto e faccendiere è molto diffusa nella Commedia dell’Arte ma trae le sue origini addirittura dal teatro dell’antica Grecia. Brighella, quando ben pagato, mette a disposizione dei propri padroni tutte quelle doti che lo rendono adatto a sbrigare le faccende più meschine poiché è in grado di insinuarsi dappertutto conquistandosi la fiducia necessaria per agire indisturbato.
Vivace e insolente con le donne, chiacchierone coraggioso con i poltroni. Brighella indossa giacca e pantaloni decorati di galloni verdi; ha le scarpe nere con i pon pon verdi; il mantello
è bianco con due strisce verdi, lamaschera e il cappello sono neri.
E’ sempre in cerca di avventure, è un attaccabrighe.
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