La Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti

Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), ogni anno si ha uno spreco di circa un terzo degli alimenti destinati al consumo umano. Si parla di miliardi di tonnellate. Uno spreco davvero impressionante. Un modo di vivere, ma soprattutto di considerare alcuni beni, senz’altro da rivedere da parte dell’uomo. È necessaria una rieducazione mentale circa gli sprechi, come pure bisogna considerare l’opportunità di agire diversamente, cioè non gettare beni non utilizzati che possono essere scambiati o donati. La Commissione dell’Unione Europea, già da undici anni, ha promosso una Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, detta SERR. Con la Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti, che quest’anno si terrà dal 16 al 24 novembre, si vuole sensibilizzare sul problema della riduzione dei rifiuti, le istituzioni, le aziende, le associazioni, le imprese e i cittadini sulle possibili strategie e le politiche di prevenzione. Inoltre, si pone l’obiettivo di informare correttamente quale impatto generano gli sprechi sull’ambiente.Un’occasione per cercare un sistema organizzato che aiuti l’uomo a cambiare abitudini e stili di vita per ottenere la riduzione della produzione di rifiuti. Si tratta di una campagna di comunicazione ambientale, in cui sono coinvolti tutti in prima persona a partecipare per essere più consapevoli e sentirsi coinvolti in azioni concrete.
Proviamo a essere cittadini modello, occupiamoci di ciò che mette più a rischio il futuro del Pianeta e quindi quello dei nostri figli, cerchiamo di partecipare con la famiglia, con la scuola, con gli amici a questa importante campagna. Rivolgiamoci a una associazione ambientale della nostra città e aderiamo al progetto. Un giorno potremo dire di aver fatto la nostra parte di bene per il mondo.         La SERR fu lanciata per la prima volta nel 2009 e la partecipazione dei cittadini in Europa e soprattutto in Italia è andata sempre crescendo. L’Unione Europea stabilisce un ordine di priorità, cioè una gerarchia di azioni per definire misure di prevenzione e gestione dei rifiuti. Questa gerarchia è basata sul principio delle “3 R”, che indica la strategia della riduzione dei rifiuti, il riutilizzo dei prodotti e il riciclo. Il nucleo del messaggio è: le “3R”

– Ridurre – Riutilizzare – Riciclare
“R”.

 

RIDURRE
Ridurre i rifiuti è una prima azione di prevenzione, quindi un’azione, un impegno che comincia dalla fonte. La riduzione dei rifiuti può essere definita la gamma completa di misure e azioni intraprese prima di una sostanza, un materiale o un prodotto che poi diventa rifiuto. Anche se il miglior rifiuto è quello che non si produce! La riduzione dei rifiuti oggi è un’emergenza. I rifiuti domestici, nel tempo, sono raddoppiati e rimangono a livelli elevati. Questo tipo di rifiuti non sono sostenibili a livello di produzione e consumo. Inoltre, il consumo di prodotti rappresenta circa il 50% delle emissioni che contribuiscono al cambiamento climatico. Questo aumento della quantità di rifiuti da gestire richiede più infrastrutture di raccolta e trattamento, il cui costo è pesante per gli enti pubblici locali e regionali. La riduzione dei rifiuti è diventata essenziale non solo come fattore tecnico a livello locale, ma fondamentale per la scarsità delle risorse naturali.
Un piccolo impegno da parte di ciascuno è un dovere civile e morale per ripulire anche le nostre coscienze, perché queste sono cose che ci riguardano, più di quanto facciamo finta di ignorarle.

 

RIUTILIZZO

Riutilizzare significa recuperare e riutilizzare i prodotti o i loro componenti, ciò comprende sia la preparazione per il riutilizzo che il riutilizzo stesso. La preparazione per il riutilizzo concerne il controllo, la pulizia o la riparazione, vere operazioni di recupero, attraverso cui prodotti o loro componenti sono preparati in modo tale che potranno essere riutilizzati. Per il reimpiego si compie qualsiasi operazione attraverso cui prodotti o componenti, che non sono rifiuti, possono essere reimpiegati per la stessa finalità per cui erano stati concepiti. Il riutilizzo di elementi, invece, diminuisce l’uso di risorse materiali ed energetiche e riduce l’inquinamento e il degrado del capitale naturale. Il riciclaggio fa anch’esso la sua parte, ma in misura minore. Possiamo dire che, dopo aver svolto l’azione della Riduzione, il Riutilizzo dei prodotti è l’opzione migliore nella gestione dei rifiuti. Il Riutilizzo è una misura che riduce la quantità di rifiuti prodotti e ha un forte valore per lo sviluppo sostenibile, perché promuove la protezione ambientale e ha anche scopi sociali, ricavandone benefici economici.

1) Benefici ambientali di riuso:
Riduzione della quantità di rifiuti, compresi i rifiuti pericolosi
Prevenzione dell’inquinamento
Riduzione delle emissioni di gas serra che contribuiscono al cambiamento climatico globale
2) Le prestazioni sociali di riutilizzo:
Lotta contro la povertà, fornendo prodotti a prezzi accessibili alle famiglie a basso reddito
L’inclusione sociale per avvicinare le persone svantaggiate nel mercato del lavoro e nella società
La creazione di occupazione nella raccolta, smistamento, ristrutturazione e rivendita di articoli riutilizzati
3) Vantaggi economici di riutilizzo:
Risparmi monetari
Risparmio di energia, materiali e prodotti chimici incorporati nell’apparecchio.

 

RICICLAGGIO

Il Riciclaggio è qualsiasi operazione di recupero di prodotto, materiale o sostanze dopo la raccolta e che ritrattati possono essere riutilizzati. Questa azione include anche il ritrattamento di materiale organico, ma non il recupero di energia o combustibili. Riciclare materiali per metterli di nuovo nel ciclo produttivo è un modo per risparmiare risorse. Per assicurare che i rifiuti vengano riciclati, è essenziale la raccolta differenziata e, successivamente, lo smistamento dei rifiuti. Per la buona riuscita dell’operazione bisogna seguire gli schemi di raccolta selettiva e incoraggiare i cittadini a separare i loro rifiuti in modo corretto, elemento importante per migliorare i tassi di riciclo. Il Riciclaggio è importante, perché riduce la quantità di rifiuti nelle discariche o negli inceneritori e assicura che il materiale di scarto, dopo essere stato trasformato, rientri nel ciclo di fabbricazione di nuovi prodotti. Grazie al Riciclaggio, i rifiuti costituiscono una fonte di materia prima secondaria. Il Riciclaggio aiuta quindi la diminuzione dell’uso delle risorse di materiali e di fonti energetiche. Inoltre, riduce l’inquinamento e il depauperamento delle fonti di ricchezza naturali.
I vantaggi del riciclaggio:
– Riduce la quantità di rifiuti e risorse che si perdono nelle discariche o vengono bruciati;
– Previene l’inquinamento riducendo la necessità di raccogliere nuove materie prime;
– Risparmio di energia necessaria per fare nuovi prodotti provenienti da materie prime;
– Riduce le emissioni di gas con effetto serra che contribuiscono al cambiamento climatico globale;
– Aiuta a sostenere l’ambiente per le generazioni future;
– Aiuta a creare nuovi posti di lavoro nelle industrie di riciclaggio e di produzione.
L’essenza del messaggio del concetto delle “3R” è che vi è un ordine preciso nelle azioni da seguire: la priorità è sempre la riduzione dei rifiuti, Ridurre vuol dire, in primo luogo, effettuare una rigorosa prevenzione e riduzione alla fonte. La seconda azione importante da compiere è quella di Riutilizzare i prodotti e quindi la preparazione per il riutilizzo. Il terzo punto rilevante è il Riciclaggio dei materiali. Rispettare tutto ciò è per l’uomo un impegno etico, morale, sono atti di generosità e altruismo a cui non possiamo più sottrarci.

 

 

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