Gli scienziati l’hanno scoperta per la prima volta nel 1883,mentre nuotava nelle calde acque del Mediterraneo ma ci è voluto un altro secolo perché ne comprendessero davvero le straordinarie abilità!
Si tratta della Turritopsis dohrnii
conosciuta come la “medusa immortale”!!!
Questa piccola specie di medusa, infatti,
custodisce in sè il segreto della vera immortalità biologica poichè
possiede in doppia copia i geni che proteggono e riparano il Dna!
L’ha scoperto un team di biologi dell’Università di Oviedo, in Spagna, confrontando il suo codice genetico con quello di una specie vicina (la ricerca è stata pubblicata su PNAS)
In realtà, questo straordinario dono è “solo” un meccanismo di difesa!
La medusa, infatti, per salvarsi dai pericoli del mare e non soccombere, “semplicemente” regredisce (il processo è noto come transdifferenziazione= trasformazione di una cellula matura in un altro tipo di cellula matura) a uno stadio giovanile: il polipo, (le meduse cominciano le loro vite sotto forma di larve che vagano trasportate dall’acqua finché non trovano un supporto roccioso al quale ancorarsi, a questo punto avviene la metamorfosi in polipi da non confondere con i polpi: molluschi cefalopodi a otto tentacoli), ingannando così la morte!
Ecco perchè tale medusa è stata soprannominata “medusa Benjamin Button”!
Se non viene consumata dai predatori, continuando ad essere sostenuta dal suo ambiente, la medusa può ripetere questo ciclo indefinitamente.
Per fare una similitudine, è come se una farfalla si trasformasse in bruco, poi di nuovo in farfalla e così via…
Chissà magari in futuro,
la scienza sarà in grado di sfruttare le conoscenze acquisite dallo studio di questa medusa, per manipolare le nostre cellule e rallentarne l’invecchiamento e le malattie a esso legato, come il cancro o le patologie neurodegenerative e consentirci quindi di vivere più a lungo ma in salute!
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