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L’ Albero di Natale

L’abete rosso è il classico albero di Natale, diffuso in tutta l’Europa settentrionale e centrale.


Dalla figura alta, slanciata,(fino ai 40-50 metri)
maestosa
con la sua chioma conica e i rami disposti in modo orizzontale, le foglie aghiformi appuntite di colore verde scuro che ne ricoprono interamente i rametti,

l’elegante, abete è l’albero sovrano nei boschi di conifere di Alpi e Appennini.


E’ un albero molto comune sia in Europa che in Italia.
Il suo legname pregiato è usato in falegnameria e nell’industria cartacea.

Abete le leggende

Sono numerose le leggende su questa pianta:
una leggenda molto antica racconta che, in una fredda notte di Natale, un boscaiolo tornando a casa, guardò il cielo incantato dalla visione delle stelle che brillavano attraverso i rami di un abete coperto di neve. Tornato a casa, tagliò un piccolo abete, lo portò dentro casa e lo adornò di candeline per riprodurre l’effetto delle stelle e della neve sui rami.

Un’altra leggenda è quella del miracolo compiuto dal vescovo Winfried (San Bonifacio) che, in Germania, fermò il sacrificio di un principe da parte di alcuni pagani adoratori di una quercia. Egli abbatté la quercia, e al suo posto miracolosamente comparve un abete, ossia l’albero della vita, rappresentante Gesù Cristo.
Oppure si narra che l’abete fosse uno degli alberi del Giardino dell’Eden e che le sue foglie avvizzirono, diventando aghi, quando Eva colse il frutto proibito e non fiorì mai più fino alla notte in cui nacque Gesù Bambino.
Ancora un’altra leggenda, invece, narra che Adamo avesse portato con sé un ramoscello dell’albero del Bene e del Male, quando venne cacciato dall’Eden. Il ramoscello, piantato sulla Terra, divenne un bell’abete e fu usato come albero di Natale.

L’Albero dell’immortalità

Da milioni di anni l’abete è considerato fin dall’antichità, un albero cosmico, o albero della vita che si rinnova, simbolo sacro d’immortalità e manifestazione divina del cosmo, della vita che rinasce e della forza della Natura.
Storicamente, molti secoli prima, poco prima della festa pagana del solstizio d’inverno,i popoli dei paesi scandinavi e germanici, come tradizione, andavano nei boschi per tagliare un abete che veniva poi ornato di ghirlande per celebrare il ritorno del sole e la rinascita della natura.
In quella notte magica, uomini, donne e bambini trascorrevano allegramente con canti e danze il passaggio dalle tenebre alla luce, mentre fuori delle case, i falò ardevano illuminando l’oscurità.


Anche i Druidi, sacerdoti degli antichi celti, erano soliti onorare l’abete come l’albero divino protettore del giorno di Yule (21-22 dicembre), coincidente col Solstizio d’inverno.
In Grecia,l’abete era associato ad Artemide, dea della caccia e della luna.
I Romani, alle calende di gennaio, ne regalavano un rametto
Nel Medioevo,questo albero fu posto in relazione alla nascita del Bambinello e alla Trinità per la sua forma triangolare,entrando quindi nella tradizione del Natale cristiano.
Ma, nel XV secolo, questo tipo di festeggiamento fu abolito dalla Chiesa, perché giudicato profanoe,fino al’600,la tradizione dell’albero di Natale rimase una usanza tipica solo delle regioni a nord del Reno, che erano di credo protestante.

L’albero delle Feste

A Natale, possiamo definirlo il principe delle decorazioni, l’elemento intorno a cui ruotano tutti gli altri addobbi.

Si può dire che
un primo “antenato” del nostro Albero di Natale provenga dai
popoli scandinavi e germanici che erano soliti portare in casa un abete che addobbavano con ghirlande e dolci.


I primi alberi nelle feste venivano decorati con mele, noci e fiori di carta.
Nel XVIII secolo, si cominciarono ad usare ghirlande, nastri e candeline.


Più tardi, in Svizzera e Germania, furono preparati variopinti pendenti di vetro soffiato, che divennero gli ornamenti tradizionali dell’abete natalizio.


Fu la principessa Elena di Meckelenburg, sposa del duca d’Orlèans, che nel 1840, ebbe l’ispirazione e ideò l’albero di Natale che oggi prepariamo nelle nostre case.

La principessa infarti, con sorpresa dei suoi ospiti, decorò un abete nel salone di corte per la festa del Natale: la Santa Notte si accese di tanti lumini e candele che adornavano l’abete a rappresentare la Luce Divina dell’amore infinito di Cristo.


L’abete è, tradizionalmente, l’albero delle feste,

compare in bella mostra nei salotti di casa, domina nelle piazze delle città e regala con i suoi colori, le sue palle scintillanti e il suo profumo di bosco, allegria, poesia e magia, che si rinnovano ogni anno.

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