Orme dell'Anima©

Il sorprendente “potere” della nostra mente!

Ci si può ammalare per infinite ragioni e spesso questo disequilibrio si attenua da solo. Allo stesso modo, altre volte si può essere perfettamente sani e vivere con angosce illimitate che attingono a tutta la nostra energia vitale, ci succhiano come vampiri e influenzano tutto, le relazioni che scegliamo di vivere, l’assenza di cura e l’eccessiva possessività con cui le viviamo.
Questo compromette il modo in cui parliamo, il modo in cui trattiamo il nostro corpo e la fiducia che possiamo riporre nel nostro cuore.
In questo mood di sicuro avvicineremo persone cui permetteremo di fiaccarci giocando a un ruolo di presunta supremazia.
La lotta contro i pensieri negativi che ci auto-boicottano o le paure che riguardano il nostro stato di salute è davvero difficile!
Non ci si può presentare inconsapevoli, indifesi o deboli, ma occorre luce e tanta forza. Possiamo svilupparla con l’aiuto della meditazione!
Meditare è stare nel cuore. O meglio, imparare a stare nel cuore.
La meditazione nella sua forma pura è una tecnica che in qualche modo non diverge dalla musica: dovete sentire che il maestro è valido e la tecnica vi interessa dal profondo del cuore per essere disposti a mettervi sul solfeggio o sugli esercizi noiosi.
E, solo con la pratica, di fatto, si sviluppa un certo stato dell’essere.
La meditazione può aiutare ad alleviare il dolore causato da un malessere fisico.
La conoscenza moderna, ha infatti ampiamente confermato quello che gli yogi indiani avevano intuito millenni fa: mente e corpo sono strettamente interconnessi e l’uno influenza l’altra in modo profondo.
Esiste una vastissima gamma di patologie vere e proprie causate o aggravate da fattori emotivi e non organici: eruzioni cutanee, gastrite, colite, tensioni muscolari, asma sono solo alcune delle più diffuse.
Ed è sorprendente quanto la nostra mente abbia un potere tanto invisibile quanto reale sulla nostra salute fisica in negativo ma anche in positivo come testimonia il noto effetto placebo.
Ciò non significa che “Se penso positivo andrà tutto bene” perché purtroppo la realtà è molto più complicata.
E’però indubbiamente vero, che saper utilizzare la nostra mente può darci un aiuto enorme nella gestione del dolore, un sentimento che, a fasi alterne, è presente nella vita di tutti noi, ma che possiamo imparare ad accettare e gestire.
Nessuno, per quanto fortunato, può fuggire dal provare dolore nella propria vita.
E’quel compagno, mai benvenuto,che talvolta viene a farci visita e che è parte dell’esistenza tanto quanto la gioia.
“Dolore” è una parola molto complessa che abbraccia un campo emotivo potenzialmente immenso. Esiste il dolore corporeo, quello emotivo, il dolore cronico e il dolore acuto e ognuno dei sei miliardi e più di abitanti della Terra lo vive in modo personalissimo e unico.
Ebbene, confortanti studi scientifici dimostrano che la meditazione può aiutare a mettere nel cassetto analgesici e antidolorifici vari. Secondo uno studio pubblicato dal Journal of Neuroscience condotto da Wake Forest Baptist Medical Center di WinstonSalem: gli studiosi sono giunti alla conclusione che la meditazione è in grado di influenzare l’attività delle aree celebrali che controllano lo stimolo doloroso abbassandone l’intensità.
In altre parole, la meditazione ha un effetto analgesico, completamente naturale e senza controindicazioni, sulla percezione del dolore.
Uno dei ricercatori, Fadel Zeidan, spiega: “L’effetto che abbiamo riscontrato è sorprendente: basti pensare che la morfina o altri antidolorifici riducono in media il dolore del 25%”, mentre dallo studio è emerso che la pratica meditativa spegne il dolore del 40% con picchi del 93% su alcuni volontari testati.
La motivazione di tanta efficacia risiede nel fatto che essa agisce sulle varie zone cerebrali che “Costruiscono l’esperienza del dolore a partire dai segnali nervosi provenienti dal corpo”, spiega Robert C. Coghill, il direttore della ricerca.
A livello più generale, esiste una consistente letteratura scientifica che dimostra come la meditazione consenta di ridurre le condizioni psicologiche (quali stress, ansia, rabbia, paura) che, provocando uno squilibrio del Sistema Nervoso Autonomo, causano delle variazioni a livello muscolare, vascolare e cardiovascolare e aumentano il dolore avvertito. Riesce dunque a produrre uno stato fisiologico cerebrale in grado di modificare la percezione del dolore e di ridurre lo stress ad esso correlato.Per tale motivo, la meditazione è stata applicata nella cura di mal di testa cronici e invalidanti, insonnia, disturbi cardiaci, mal di schiena.
Meditare ci aiuta a vedere bene dove arrechiamo a noi stessi e agli altri danno, sofferenza, dove vediamo con errore e ci allontaniamo dalla ricchezza del nostro essere.
Questo è di fatto guarire, ovvero diventare osservatori di sé, percepire come si gestisce il tempo interiore e di conseguenza quello regolato dall’orologio, significa assolutamente essere in grado di dire di no quando non si sente qualcosa dal profondo e riuscire a fermare relazioni non utili, con persone che non sono felici se brilliamo e finendo per provare invidia anche noi.

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