Fondazione di WikiLeaks

#AccaddeOggi 4 ottobre 2006

In questa data viene registrato il dominio www.wikileaks.org. È l’atto di nascita dell’organizzazione che negli anni a venire farà tremare governi di tutto il mondo, pubblicando dossier, corrispondenze e documenti segreti (segreto di stato, militare, bancario, etc.) delle varie diplomazie.
Ribattezzata la “primula rossa dell’era dei computer”, WikiLeaks (in italiano, “fuga di notizie”) si presenta come un’organizzazione senza scopo di lucro, formata da volontari (giornalisti, attivisti, scienziati) tenuti nel più stretto anonimato. Un esercito che attraverso fonti anonime riesce a mettere le mani sui documenti più scottanti della politica internazionale, caricandoli sul sito dell’associazione e mettendoli a disposizione di tutti.

 

Qui sta la loro prima missione: quella di informare l’opinione pubblica su eventuali pratiche dei governi, ritenute contrarie ai principi dell’etica del rispetto della vita umana e della democrazia. Questa attività viene portata avanti nei luoghi più disparati, come “internet cafè” e “server rooms”, e sparsi in tutto il mondo dal momento che non esiste una sede centrale.
Dopo la prima pubblicazione nel dicembre 2006 su un complotto per assassinare i membri del governo somalo, arrivano le battaglie più clamorose, una su tutte quella sulla gestione del Campo di prigionia di Guantánamo.

 

Nel 2010 con la rivelazione ai quotidiani The New York Times e The Guardian e al settimanale “Der Spiegel”, di aspetti nascosti della guerra in Afghanistan, si scatena una vera e propria caccia all’uomo nei confronti del portavoce di WikiLeaks, l’hacker Julian Assange, riconosciuto poi come fondatore della stessa organizzazione.
Accusato di stupro dal tribunale di Stoccolma e arrestato da Scotland Yard, Assange riesce a trovare asilo, nell’agosto 2012, presso l’ambasciata dell’Ecuador a Londra, come rifugiato politico. A settembre dell’anno seguente, vengono pubblicati altri documenti scottanti sulle spese sostenute da diversi governi per spiare le comunicazioni (via cellulare, email, etc.) di tutti i cittadini. Nel 2014 pubblica il libro When Google met WikiLeaks, in cui accusa Google di essere “un’azienda di sorveglianza di massa al servizio della NSA” (l’agenzia per la sicurezza nazionale degli USA).

 

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