Che delizia!

È conosciuto soprattutto il melo coltivato.
Quello selvatico dà piccoli pomi, del diametro massimo di 3 cm, frutti polposi, sferici e sgraziati, visibilmente imperfetti; il sapore non è privo di asprezze e acidità che lo rendono difficilmente utilizzabile, ma sa regalare anche sapori “paradisiaci”, soprattutto quando sono raccolti direttamente dalla pianta in autunno inoltrato.  La pianta spontanea ama il sole e i terreni freschi e fertili; matura anno dopo anno ed è pianta di lunga vita. Un tempo era un frutto assai consumato, perché economico e di facile conservazione. È un frutto delizioso, fragrante, dissetante, considerato antiacido, protettivo, disintossicante, ricco di vitamine.
La mela selvatica si trova ancora nei boschetti sulle colline, dove fruttifica abbondante.

 

 

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La raccolta può cominciare a fine estate e durare tutto l’autunno.

 

Si tratta di un frutto che non subisce trattamenti, che può essere conservato per una parte dell’inverno e che rinsecchendosi, acquista dolcezza.

Va mangiata maggiormente al naturale, ma può essere cotta al forno nella crostata, nelle torte e nello strudel.

 

Ancora, si possono ottenere confetture,gelatine,purea, salsa per carni, frittelle, si può unire a insalatine, usare in pasticceria, essiccata a fettine,

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per dolci al cucchiaio, nell’involucro di pane e cotta al forno, in macedonie, nella spuma di mele

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e come melina speziata.

Il cotogno: un pò di storia

Il cotogno (Cydonia oblonga) è una pianta della famiglia delle Rosacee coltivata per i suoi frutti.
È una delle più antiche piante da frutto conosciute: era coltivato già nel 2.000 a.c. dai Babilonesi, tra i Greci era considerato frutto sacro ad Afrodite e in epoca romana era ben noto, venendo citato da Catone, Plinio e Virgilio.
Le varietà con i frutti a forma di mela sono dette meli cotogni, mentre quelle con i frutti più allungati sono dette peri cotogni.
Ovviamente, trattandosi di specie ben definita, pur avendo il frutto a pomo che può assumere diverse forme, il cotogno è una pianta da frutto distinta da meli e peri.

La principale qualità della mela cotogna è la ricchezza di pectina, una fibra alimentare solubile, con proprietà addensanti, stabilizzanti e gelatinizzanti. La pectina, grazie alle sue caratteristiche, aiuta a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e glicemia nel sangue ed è dunque un valido aiuto nella prevenzione delle patologie cardiovascolari.
La mela cotogna è una grande alleata anche dell’apparato digerente; la ricchezza di pectina, infatti, aiuta la motilità intestinale.
Questi frutti, inoltre, contengono acido malico, che favorisce la digestione, e vantano proprietà antinfiammatorie a carico di stomaco e intestino.
La mela cotogna, quindi, è un rimedio naturale contro la stitichezza e può aiutare in caso di infezioni gastrointestinali.
Si utilizza,più che altro cotta ad esempio per la preparazione di conserve come la Cotognata ,cioè una confettura di sole mele cotogne, (per leggere la ricetta clicca QUI) oppure come ingrediente per altre marmellate, per la preparazione di torte e crostate,per la preparazione del liquore di mele cotogne.ed è un ingrediente ottimo nella preparazione di arrosti di carne.

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