Oggi è il primo giorno dell’anno nuovo secondo il calendario gregoriano.
Fu papa Innocenzo XII, nel 1691, a stabilirlo.
La tradizione di festeggiare il Capodanno risale alla festa che si celebrava, nell’antica Roma, in onore del dio Giano bifronte, che da un lato guardava l’anno trascorso, dall’altro il futuro.
Il Pontefice offriva a Giano farro con sale e una focaccia con cacio e uova per propiziare i benefici del dio sulla natura e sui futuri raccolti.
Anche i pagani delle Fiandre (VII secolo) usavano festeggiare il passaggio al nuovo anno con vari riti.
Il Capodanno è una festa sia civile che religiosa, infatti è una cosiddetta “festa di precetto” (è d’obbligo la partecipazione alla celebrazione eucaristica).
Facciamo festa!
I festeggiamenti sono caratterizzati da varie usanze:
lo scoppio dei petardi, usati per allontanare dalla vita familiare spiriti maligni che non sopportano i rumori secchi il baccano con campane,
il lancio della roba vecchia dalle finestre, che servono per scacciare i demoni e la mala sorte.
In tutte le culture, si ritiene che i rumori fragorosi possano allontanare i demoni.
Ancora, mangiare le lenticchie sembra favorisca l’abbondanza e la ricchezza
Vi è anche l’usanza d’indossare biancheria rossa (gli antichi romani usavano il rosso in guerra per allontanare la paura) come auspicio di fortuna: una tradizione contadina vuole che si indossi qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo e qualcosa di rosso: l’indumento vecchio simboleggia l’anno che se ne va; il nuovo l’inizio; il rosso la fecondità e la fertilità.
Infine, la tradizione di scambiarsi doni affonda le sue radici nelle semplici regole sociali.
È la modalità culturale con cui si allacciano e si mantengono relazioni.
Buon Anno Nuovo a tutti!
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