Il presepe

Le origini del Presepe sono sicuramente cristiane e risalgono a una tradizione del II secolo d. C., che aveva lo scopo di commemorare la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme.
Nel Vangelo di Luca si racconta che la Madonna, dopo aver partorito, avvolse il piccolo in fasce e lo mise in un “praesaepe”, cioè in una mangiatoia, cosa che porta il pensiero a una stalla.
La rappresentazione simbolica della nascita di Cristo ebbe un grande successo popolare.
I monaci Cistercensi appoggiarono la pratica del Presepe, perché sostenevano che questo era un modo per far conoscere bene al popolo come si era svolta la vita di Gesù.
L’idea di preparare il Presepe come facciamo noi oggi è invece attribuita a san Francesco.
Tommaso da Celano racconta che due settimane prima del Natale 1223, san Francesco si accordò con Giovanni Velita, signore di Greccio, per celebrare lì il Natale.
Velita, anziano e grasso, non amando molto camminare chiese di fare la rappresentazione a poca distanza dal suo castello, non più lontano della gettata di un tizzone da parte di un fanciullo. Inaspettatamente, il tizzone volò a una distanza di oltre un miglio e incendiò un bosco, cadendo poi sulle rocce: qui venne allestito il primo Presepe. L tradizione e l’arte del Presepe raggiunge l’apice a Napoli, nel ’700, che Goethe descrive nel suo “Viaggio in Italia” del 1787:

“Ecco il momento di accennare a un altro svago che è caratteristico dei napoletani, il Presepe […]
Si costruisce un leggero palchetto a forma di capanna, tutto adorno di alberi e di alberelli sempre verdi; e lì ci si mette la Madonna, il Bambino Gesù e tutti i personaggi, compresi quelli che si librano in aria, sontuosamente vestiti per la festa […]. Ma ciò che conferisce a tutto lo spettacolo una nota di grazia incomparabile è lo sfondo, in cui s’incornicia il Vesuvio coi suoi dintorni”.

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Una delle caratteristiche che rendono il Presepe Napoletano unico nel suo genere, è la tradizione che deriva dal ’700 di aggiungere nella scenografia non solo i personaggi primari e comprimari (appunto Sacra Famiglia e i pastori), ma anche le statuette raffiguranti i nobili che quel presepe lo avevano commissionato.
Oggi, a distanza di secoli, ancora accade come nel ’700: si creano i personaggi della “Tradizione Contemporanea” che vanno a completare la rappresentazione.
Il Presepe, secondo la tradizione, deve essere fatto il giorno di san Nicola o di santa Lucia, lasciando però la greppia vuota.
Nella notte di Natale si adagia il Bambinello nella greppia; e il 6 gennaio, arrivano i tre Re Magi giunti dall’Oriente guidati dalla stella cometa

 

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a portare in dono, oro, incenso e mirra a Colui che è “Luce del Mondo”.

 


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