La primavera ci regala i primi sapori della terra, i prati fioriscono e si riempiono di squisite erbe commestibili. Per chi ha la fortuna come noi di vivere circondati da prati e boschi è facile e spontaneo raccogliere l’insalata dei prati (Tarassaco), il crescione (qui una nostra ricetta), le verzole (Silene Vulgaris), gli asparagi selvatici… Proprio quest’ultimi sono l’ingrediente principale della ricetta che vi proponiamo oggi. Asaparagi selvatici è il nome dialettale della Fitolacca, che non ha per niente l’aspetto di un asparago ma che ne ricorda molto il sapore. E’ una pianta arbustivo-arborea che può raggiungere anche i tre metri, fusto eretto spesso arrossato e glabro, foglie alterne a lamina lanceolata, fiori in racemi eretti con rachide arrossata, perianzio sepaloide, bacca arrotondata, lucida nero-purpurea, in grappoli lungamente persistenti. Originaria del Nod America, predilige gli orti e gli incolti e viene coltivata per le bacche usate per colorare il vino, ma anche per usi medicinali ma solamente in America. Noi la raccogliamo appena nata, quando non supera i 15-20 centimetri di altezza, prima che cresca e che faccia i fiori. Eliminiamo le foglie e utilizziamo solo il gambo, che risulta bello carnoso. Un tesoro della natura a portata di mano!
- 200 gr orecchiette
- 1 mazzo di fitolacca
- 10 pomodorini
- olio evo
- 3 cucchiai formaggio grana
- sale, pepe
- Togliere le foglie della Fitolacca. Lavare i gambi sotto acqua corrente e tagliarli a pezzetti di un centimetro circa.
- Metterli in padella e ricoprirli di acqua. Salare e cuocere per 10 minuti a fiamma media con il coperchio.
- Nel frattempo la vare e tagliare a metà i pomodorini.
- Trascorsi i 10 minuti mettere in padella i pomodorini e le orecchiette e aggiungere acqua fino a ricoprire la pasta (circa 150 ml).
- Abbassare al minimo la fiamma, mettere il coperchio e cuocere per altri 10 minuti.
- A questo punto togliere il coperchio e mantecare la pasta con il formaggio grattugiato, alzando la fiamma per far evaporare l'acqua in eccesso.
- Impiattare e irrorare con un filo di olio Evo.
- Servire caldo.
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