GRANITA AL LIMONE BIMBY
La GRANITA AL LIMONE BIMBY è perfetta per una pausa dissetante
Facile e veloce da fare grazie all’aiuto del bimby .
Da mangiare accompagnata dalla famosissima BRIOCHE COL TUPPO
Le ricette di zia minny
Ingredienti per 2 granite
100 gr di zucchero, 300 gr di ghiaccio, ed il succo di 4 limoni di sicilia congelato .
Preparazione
Anzitutto prepara il succo di limone che dovrà essere congelato.
Quindi ricava il succo di 4 limoni di Sicilia
metti in dei bicchierini e posiziona nel freezer per una notte.
Quindi l’indomani , nel boccale del bimby metti lo zucchero e polverizza per 10 secondi , velocità 10.
A questo punto metti il ghiaccio e il succo di limoni congelato.
Trita il tutto per 3 minuti , velocità 5/6.
La nostra GRANITA AL LIMONE BIMBY è pronta .
Servi subito accompagnata dalla buonissima BRIOCHE COL TUPPO
Ecco come pulire facilmente il boccale del bimby Pulizia veloce del boccale
Se ti fa piacere e ti è piaciuta la ricetta
della GRANITA AL LIMONE BIMBY
tantissime idee e ricette per tutti i gusti:
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è un blog nato dalla passione
per la cucina specialmente per i dolci .
In questo blog troverai tante ricette facili da preparare per qualsiasi esigenza .
Le ricette sono spiegate passo passo con tante foto nei vari
passaggi della ricetta
in modo da rendere più facile la preparazione della pietanza !!!!
Quindi non mi resta che dirvi buona visione e buona preparazione!!!!
Granita
Storia
Le origini della granita vengono solitamente fatte risalire alla dominazione araba in Sicilia.
Infatti ,Gli arabi portarono con sé la ricetta dello sherbet, bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta o acqua di rose[4].
I nobili Messinesi, usavano la neve che d’inverno veniva raccolta sui monti Peloritani, Nebrodi,Etna o Iblei e stivata durante l’anno nelle nivieri, apposite costruzioni in pietra erette sopra grotte naturali o artificiali. In estate veniva prelevato il ghiaccio formatosi per essere poi grattato e ricoperto di sciroppi di frutta o di fiori.
Infatti Questa preparazione, che sopravvive anche nella grattachecca romana, era diffusa ancora fino al primo Novecento con il nome di rattata (grattata)[3].
Quindi Durante il XVI secolo si apportò un notevole miglioramento alla ricetta dello sherbet, scoprendo di poter usare la neve, mista a sale marino, come eutettico per poter congelare le preparazioni – la neve raccolta passò così da ingrediente a refrigerante.
Quindi Nacque il pozzetto, un tino di legno con all’interno un secchiello di zinco, che poteva essere girato con una manovella. L’intercapedine veniva riempita con la miscela eutettica e il tutto poi posto in un letto isolante di paglia. La miscela congelava il contenuto del pozzetto per sottrazione di calore, mentre il movimento rotatorio impediva la formazione di cristalli di ghiaccio troppo grossi[3].
La granita così preparata ha soppiantato nei secoli la rattata. Nel corso del XX secolo, il pozzetto manuale raffreddato da ghiaccio (o neve) e sale è stato dappertutto sostituito dalla gelatiera.