GRANITA AL LIMONE BIMBY

GRANITA AL LIMONE BIMBY

La GRANITA AL LIMONE BIMBY è perfetta per una pausa dissetante 

Facile e veloce da fare grazie all’aiuto del bimby .

Da mangiare accompagnata dalla famosissima BRIOCHE COL TUPPO

Le ricette di zia minny

GRANITA AL LIMONE BIMBY

Ingredienti per 2 granite

100 gr di zucchero, 300 gr di ghiaccio, ed il succo di 4 limoni di sicilia congelato . 

Preparazione

Anzitutto prepara il succo di limone che dovrà essere congelato.

Quindi ricava il succo di 4 limoni di Sicilia

metti in dei bicchierini e posiziona nel freezer per una notte.

Quindi l’indomani , nel boccale del bimby metti lo zucchero e polverizza per 10 secondi , velocità 10.

A questo punto metti il ghiaccio e il succo di limoni congelato.

Trita il tutto per 3 minuti , velocità 5/6.

La nostra GRANITA AL LIMONE BIMBY è pronta .

Servi subito accompagnata dalla buonissima BRIOCHE COL TUPPO

Ecco come pulire facilmente il boccale del bimby ➡️➡️➡️ ➡️Pulizia veloce del boccale

 

Se ti fa piacere e ti è piaciuta la ricetta

della GRANITA AL LIMONE BIMBY

tantissime idee e ricette per tutti i gusti:

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Le ricette di zia minny 

è un blog  nato dalla passione

per la cucina specialmente per i dolci .

In questo blog troverai tante ricette facili da preparare per qualsiasi esigenza .

Le ricette  sono spiegate passo passo con tante foto nei vari

passaggi della ricetta

in modo da rendere più facile la preparazione della pietanza !!!!

Quindi non mi resta che dirvi buona visione e buona preparazione!!!!

Granita

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Storia

Le origini della granita vengono solitamente fatte risalire alla dominazione araba in Sicilia.

Infatti ,Gli arabi portarono con sé la ricetta dello sherbet, bevanda ghiacciata aromatizzata con succhi di frutta o acqua di rose[4].

I nobili Messinesi, usavano la neve che d’inverno veniva raccolta sui monti PeloritaniNebrodi,Etna o Iblei e stivata durante l’anno nelle nivieri, apposite costruzioni in pietra erette sopra grotte naturali o artificiali. In estate veniva prelevato il ghiaccio formatosi per essere poi grattato e ricoperto di sciroppi di frutta o di fiori.

Infatti Questa preparazione, che sopravvive anche nella grattachecca romana, era diffusa ancora fino al primo Novecento con il nome di rattata (grattata)[3].

Quindi Durante il XVI secolo si apportò un notevole miglioramento alla ricetta dello sherbet, scoprendo di poter usare la neve, mista a sale marino, come eutettico per poter congelare le preparazioni – la neve raccolta passò così da ingrediente a refrigerante.

Quindi Nacque il pozzetto, un tino di legno con all’interno un secchiello di zinco, che poteva essere girato con una manovella. L’intercapedine veniva riempita con la miscela eutettica e il tutto poi posto in un letto isolante di paglia. La miscela congelava il contenuto del pozzetto per sottrazione di calore, mentre il movimento rotatorio impediva la formazione di cristalli di ghiaccio troppo grossi[3].

La granita così preparata ha soppiantato nei secoli la rattata. Nel corso del XX secolo, il pozzetto manuale raffreddato da ghiaccio (o neve) e sale è stato dappertutto sostituito dalla gelatiera.