Impasto pettole dolci e salate “facili da fare e golose”

L’impasto per le pettole, dolci o salate, è una preparazione versatile e tradizionale della cucina pugliese, perfetta per occasioni di festa o semplici momenti di condivisione. La base è composta da pochi ingredienti: farina, acqua, lievito e sale.

In alcuni paesi è usanza preparare l’impasto per le pettole dal primo mattino del 24 dicembre per friggerle e consumarle ancora calde verso mezzogiorno come “spuntino” in attesa del cenone della vigilia, sono facilissime da fare e golose sia dolci che salate.

Questo mix semplice permette di ottenere un impasto soffice e arioso, ideale per essere fritto e arricchito con diverse aggiunte o accompagnamenti, a seconda che si desideri un risultato dolce o salato. La consistenza dell’impasto è leggermente appiccicosa, tipica delle ricette che prevedono una frittura morbida e vaporosa.

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Impasto pettole dolci e salate
Impasto pettole dolci e salate
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora 30 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni6Persone
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàTutte le stagioni

Ingredienti

Impasto pettole salate

15 g sale
400 ml acqua
250 g farina 00
250 g farina 0
25 g lievito di birra fresco

Impasto pettole dolci

250 g farina 00
250 g farina 0
25 g lievito di birra fresco
30 g zucchero semolato

Strumenti

Occorrente:

1 Pentolino
1 Terrina
1 Padella per friggere

Passaggi

Impasto pettole dolci e salate

Per prima cosa riscaldate un po’ l’acqua in un pentolino e intiepiditela, aggiungete il lievito di birra a pezzetti e fatelo sciogliere bene, in una terrina larga e capiente versate la farina a fontana e fate un apertura al centro aggiungete il lievito con l’acqua e iniziate a impastare con le mani o un cucchiaio se le fate dolci aggiungete lo zucchero, se le preferite salate usate il sale.

Impastate fino a ottenere un composto un composto omogeneo e un po’ colloso, ricoprite la terrina con la pellicola trasparente e fate lievitare per un ora o fino comunque al raddoppio del volume.
Ora in una padella larga e capiente versate abbondante olio per friggere le vostre frittelle, appena l’olio sarà bollente fate la prova con un po’ di impasto per vedere se la temperatura è quella giusta.

Versate l’impasto a cucchiaiate, fate dorare bene da entrambe i lati aiutandovi con un cucchiaio e una forchetta , scolatele e adagiatele su un piatto rivestito con della carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso, se avete fatto le pettole dolci passatele poi nello zucchero semolato e servitele, son buonissime sia calde che fredde e buon appetito.

CONSIGLI E VARIANTI:

L’impasto può essere arricchito con olive, pomodori secchi, capperi o anche piccoli cubetti di formaggio.

Nella versione dolce, le pettole possono essere semplicemente spolverizzate con zucchero semolato o zucchero a velo subito dopo la frittura. In alternativa, si possono intingere nel miele, spesso aromatizzato con agrumi, oppure farcire con creme o marmellate.

Conservazione:

Le pettole, sia dolci che salate, sono migliori se consumate appena preparate, quando la loro consistenza è soffice e fragrante. Tuttavia, se necessario, possono essere conservate per un breve periodo 1 giorno, adottando alcuni accorgimenti per mantenere la loro qualità. Una volta raffreddate completamente, si consiglia di riporle in un contenitore ermetico o avvolgerle in un canovaccio pulito per preservare l’umidità interna ed evitare che si secchino troppo.

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Pubblicato da lericettedicristy

Ciao mi chiamo Cristina Marras nel mio blog di cucina, cerco di condividere con voi non solo ricette deliziose, ma anche storie che ruotano attorno al cibo e alle esperienze culinarie. Ogni piatto racconta una storia, unisce tradizione e innovazione, invitando i lettori a immergersi in un mondo di sapori avvolgenti e ricordi gastronomici. Attraverso le pagine del mio blog, spero di ispirare la vostra creatività in cucina e di condividere con voi la gioia che il cibo porta nelle nostre vite quotidiane.