#MaschereDiCarnevale: Biscegliese,Giacometta,Spezzaferro, Gioppino

BISCEGLIESE

 

 

Questa maschera celebre a Napoli impersona un abitante di Bisceglie, una città pugliese i cui cittadini, con la loro parlata leggermente cantilenante, suscitavano nei napoletani un’irrefrenabile ilarità. Il personaggio era talmente amato che bastava inserire sul manifesto teatrale lo striscione “con Pancrazio il Biscegliese” per assicurare il tutto esaurito. Don Pancrazio Cucuzziello, detto appunto il Biscegliese, incarna il pugliese trapiantato a Napoli, all’epoca capitale del Regno delle Due Sicilie. Laborioso, parsimonioso e schivo nel parlare, egli resta sbalordito dalla vita della grande città, dal lusso e dai costumi poco castigati. Si sfoga con ingenui commenti ed esclamazioni di disapprovazione sul caos, il fracasso e i tumulti cittadini. Guercio e claudicante, Pancrazio rappresenta diversi tipi della vita provinciale: a volte è un mercante oppure un borghese di sostanziosa fortuna e, in qualche caso, un contadino arricchito. In fondo, però, nella sua indole c’è sempre l’avarizia e quell’ingenuità che lo espone facilmente ai raggiri. Indossa un abito di velluto nero con maniche, calze e berretto rossi. Data la sua età e l’andatura incerta, porta sempre con sé un bastone al quale, quasi oppresso, si appoggia faticosamente..

GIACOMETTA

Maschera torinese amata perché vuole rappresentare i valori delle donne piemontesi, Giacometta è la moglie di Gianduja.

I due personaggi sono complementari tra loro: lui distratto e sempre affamato, lei intelligente e coraggiosa. Sembra che i due soggetti videro la luce sotto forma di burattini, poi divennero due maschere del Carnevale e di alcuni generi teatrali. Giacometta rappresenta un modello di donna… Continua a leggere»

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