Sa casada

Sa casada

In Sardegna è conosciuto da secoli e nel 2016 è diventato anche PAT (prodotto agroalimentare tradizionale), avete mai sentito parlare di Sa Casada?
La Sa casada è il budino dei pastori, che si ottiene dal latte colostro che altro non è che il latte dei primi giorni dopo il parto; è un latte giallognolo, meno grasso e denso del latte normale, ma più ricco di vitamine, di sali minerali, di anticorpi e di sostanze utilissime all’organismo.
Per la confezione di questo dolce occorre un ampio recipiente possibilmente di terracotta e l’ausilio di un cucchiaione di legno, che i pastori ricavavano da un ramo di erica arborea o di corbezzolo scortecciato e levigato con la classica ‘leppa’, il coltello a serramanico. (fonti del web.)
Ecco come prepararla:


Ingredienti per 6 persone:
– 2 litri circa di latte di pecora o di capra munto negli otto o dieci giorni susseguenti al parto, cioè latte colostro.
– limone
– zucchero

Preparazione:
Riscaldare il latte colostro a fuoco lentissimo, mescolando immediatamente, con dolcezza, senza interrompere fino alla fine. Se si vuole si può aggiungere zucchero e scorza di limone per aromatizzare
Il latte così trattato diventerà una crema di giusta densità, simile a quella adoperata per la confezione dei ripieni dei dolci.
Se si riesce a tenere il fuoco sempre basso, il latte colostro si rapprende e si solidifica quasi, diventando vellutato e invitante
Sa casada si deve consumare tiepida o fredda.
Il gusto di questo cibo diventa eccellente se il latte si scalda per la cottura su un fuoco di sole braci senza fiamma viva, come facevano i pastori nell’ovile… buon appetito!!

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