Torta 7 vasetti classica

Torta 7 vasetti?
Da rifare assolutamente, e magari in varie versioni (questa al cioccolato secondo me, merita!).
Forse la conoscete ormai tutti, ma come spesso capita io arrivo con l’ultimo treno. Sapevo di tortine allo yogurt, ma non faccio troppi dolci, quindi stamattina, mentre girovagavo in rete, per me è stata una novità.

Aggiungiamo la voglia di preparare un dolcetto veloce prima di colazione, ed eccolo qui, quasi identico a quello di Giugiù di Cookaround, dalla quale ho preso l’input.

Simpatica l’unità di misura in vasetti da yogurt, ma la mia curiosità mi ha spinto a fare i calcoli anche in grammi, per capire di più sul bilanciamento degli ingredienti del dolce, e ve li riporto.

Ingredienti per uno stampo antiaderente apribile da 28 cm (con al centro il fondo di una moka foderato di alluminio, ma una qualsiasi tortiera per ciambelle va bene: con il buco in mezzo i dolci si asciugano meglio in cottura, e poi si facilita il capovolgimento, ma lo leggerete sotto):

3 uova medie (circa 150 gr)
2 vasetti colmi di zucchero (accipicchia! Circa 250 grammi!) *
1 vasetto di yogurt intero naturale (150 gr)
1 vasetto di olio di semi di riso (o mais o girasole deodorato, oppure il genuinissimo ma un po’ troppo deciso olio e.v.o. – sono circa 120 gr)
3 vasetti di farina (circa 250 gr- ho messo 2 vasetti e mezzo di tipo 0 bio conad + 1/2 di fecola di patate, ma anche altri amidi vanno bene, per indebolire un po’ la farina)
1 bustina lievito Paneangeli (16 gr)
il mio solito pizzichino di sale (non si direbbe, ma ho letto che i grandi pasticcieri lo indicano proprio come esaltatore/completamento del sapore dolce del preparato!).

Ho iniziato mescolando bene a lungo, con le fruste, uova e zucchero, poi aggiunto yogurt, pizzico di sale, olio, e man mano il mix di farine un po’ per volta.
Alla fine il lievito setacciato con un po’ della farina presa dal totale.
Ho versato nello stampo. Sarebbe meglio non ungere, né infarinare, anche se ho fatto delle prove con stampo unto/infarinato e il capovolgimento funziona lo stesso.

Infornato subito a 180°C statico preriscaldato, per 35 minuti.

Appena sfornato, per farlo raffreddare, ho capovolto immediatamente il dolce poggiandolo la moka centrale su un pentolino sottostante: lo faccio anche con altri dolci come la mia torta carote&mandorle qui (non abbiate paura, se è ben lavorato e visto che lo stampo non è unto, ci si può comportare quasi come per i panettoni o la chiffoncake)!

Un bel po’ dolce questo dolce, ma una tantum ci sta, e soffice come una nuvoletta (non so se il raffreddamento capovolto ha contribuito a renderlo ancora più soffice).
Superiore secondo me perfino rispetto alla famigerata chiffoncake (che invece ha una sofficità leggermente spugnosa). Mio voto: 10!

** Ho fatto altre versioni diminuendo di mezzo vasetto lo zucchero: buona ugualmente!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.