Sgrassatore forte in due fasi … quasi ecologico

Avevo provato qualche sgrassatore che circola in rete, ma non sono rimasta soddisfatta in quanto troppo blandi, oppure con mix improponibili di componenti, tipo unione di sostanze acide (aceto) e alcaline (bicarbonato o sapone) che si neutralizzano a vicenda, portando ad una bassissima azione pulente e vanificando la nostra autoproduzione. Leggi qui!

Qui sopra due “ricariche” per delle amiche” 😉

 

Ho deciso pertanto di scendere ad un compromesso e di unire a questo pulitore vetri ecologico, un cucchiaio della PASTA BASE che trovate sotto, input preso in parte dalla ricetta “Sgrassatore Forte” del libro di Liliana Paoletti “Sapone e detersivi naturali”.

Per ragioni di copyright non posso descrivere nei minimi dettagli gli ingredienti della ricetta de La Regina del Sapone, ma d’altronde ho reso inedito questo prodotto, viste le mie necessarie modifiche dovute alla fusione delle due ricette. Inoltre la mia preparazione non prevede ebollizioni ripetute per far sciogliere il sapone, ma basterà polverizzare bene il tutto, mescolare coi liquidi previsti, ed aspettare circa 24 ore per avere la nostra PASTA BASE pronta!

Aggiungeremo quindi un cucchiaio di PASTA BASE quando vorremo uno sgrassatore veramente forte, da utilizzare di tanto in tanto per le cappe della nostra cucina e per le pulizie a fondo (questa non è esattamente una formula ecologica, ma nella maniera in cui l’ho pensata si riusciranno a limitare danni all’ambiente in quanto ne utilizzeremo un solo cucchiaio per spruzzino). Per le pulizie di tutti i giorni potremmo limitarci invece al pulitore che trovate linkato sopra ne “L’Angolo di Lola” (che a quanto pare viene utilizzato da molti in maniera abbastanza efficace come sgrassatore, oltre che come pulitore vetri).

I FASE – PASTA BASE (propedeutica alla preparazione dello SGRASSATORE della seconda fase)
(per 170 grammi di pasta che servirà per 12-14 spruzzini da 500 gr l’uno. Potrete rifornire tutto il parentado, oppure, volendo, dimezzare le dosi)

30 gr sapone autoprodotto
20 gr carbonato di sodio (Soda Solvay)
50 gr ammoniaca (ho usato quella profumata del supermercato)
70 gr lisciva di cenere autoprodotta (facoltativa)
1,5 gr olii essenziali (50 gocce a piacere – ho utilizzato tea tree oil)

Ho polverizzato nel Bimby  il sapone ridotto a scagliette e la Soda Solvay.

Attenzione a non respirare le polveri fini che si diffonderanno. In questi casi io utilizzo sempre una mascherina.

Quando la polvere si sarà depositata versarla in un barattolo di vetro e, mescolando, aggiungere lentamente l’ammoniaca, la lisciva e gli olii essenziali. Momentaneamente il prodotto si presenterà separato.

Il composto sarà pronto dopo circa 24 ore. Ogni tanto scuotere. Lo troveremo compattato, ma nel frattempo i granelli delle polveri si saranno ammorbiditi al punto di non ostruire lo spruzzino quando lo andremo ad aggiungere allo sgrassatore della seconda fase!

Ne metteremo ogni volta un cucchiaio – circa 12-15 grammi – in ogni spruzzino dello SGRASSATORE della seconda fase!

Il prodotto non contiene acqua e ha un pH molto alto (basico), per cui ritengo che la conservazione non sia un problema per almeno 6 mesi. Sarà nostra cura comunque monitorare cambiamenti di colore o odore del prodotto.

 

II FASE – SGRASSATORE
(per uno spruzzino da 500 gr)

100 gr alcool denaturato rosa (oppure alcool bianco da liquore) ***
1,5 gr detergente piatti commerciale o ecologico (1 cucchiaino da caffè)
400 gr circa di acqua demineralizzata o comunque fino a riempimento dello spruzzino (anche acqua di rubinetto va bene, se “dolce”)
10-12 gr di PASTA BASE (1 cucchiaio da minestra)

Quando necessario non dovremo far altro che aggiungere ai pochissimi ingredienti dello SGRASSATORE della seconda fase, un cucchiaio della PASTA BASE della prima fase, e avremo il nostro super-mega-sgrassatore-forte-ed-efficace!

Agitare prima di utilizzare.

*** se si conta di utilizzare in tempi relativamente brevi è possibile ridurre a 50 gr l’alcool ed aumentare l’acqua.

Ah! A volte l’ho usato anche per i pavimenti.

*******

Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:

– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it

Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).

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