LOVÆLY1 – Eau de Cologne

ACQUA DI COLONIA AGRUMATA CON BASE ALCOLICA AL 60%.

Ho la fissa per gli olii essenziali (piuttosto che per le fragranze, di derivazione dal petrolio) e da tempo – oltre che utilizzarli al meglio per il benessere – sto dilettandomi a provare con loro qualche Parfum, Eau de Parfum, Eau de Toilette, Eau de Cologne o Eau Fraîches.

Notare che “il naso” conta in questo campo, e non so se si può “acquisire” o almeno affinare col tempo, comunque …

Dopo un esperimento di tempo fa e qualche lettura attenta, in vista dell’estate, mi sono avventurata in un tentativo della mia prima creatura “seria”: una leggerissima e fresca acqua di colonia, capostipite dei profumi alcolici.

 

E’ venuto fuori un grazioso nome di fantasia secondo me, dato in omaggio a Lola e il suo angolo, alla generosa inevavæ (che pur lavorando prevalentemente con gli aroma chemicals ha dato molti suggerimenti nel forum) e alla sottoscritta Ly.

Fra i fissanti/fissativi occorrenti per “ancorare” gli olii essenziali alla pelle, cominciamo a trovare sul mercato prodotti come l’Ethylene brassylate (nome commerciale Musk T®) o il PPG-20 Methyl Glucose Ether (fissativo per eccellenza, dal nome commerciale Glucam p-20, ma di difficile reperibilità).
Io mi sono limitata all’uso delle indicazioni avute in precedenza, quindi ho usato i prodotti in elenco.

5% olii essenziali (va bene il 3-5%) suddivisi secondo le “note” olfattive base/cuore/testa
1% sucrose acetate isobutyrate et caprylic/capric triglycerides – fissativo (alcuni nomi commerciali: brilliant gloss, gc-lipshine, miroir de sucre)
2% triethyl citrate
(fissativo)
92% composto di alcool/acqua demineralizzata/glicerina (va bene il 92 al 94%) fatto col 60% di alcool buongusto a 95° (va bene il 60-75%), più il 40% di acqua (va bene il 25-40%); ho voluto integrare il 40% di tale acqua col 2% di glicerina come ulteriore fissativo (quindi ho fatto 38+2%), nella speranza che, insieme agli altri componenti, il profumo si àncori di più sulla pelle, oltre a contrastare un minimo la secchezza.

Come base per le varie prove presenti e future, ho riempito – e lasciato momentaneamente da parte – una bottiglietta scura di vetro con 100 grammi di base alcolica fatta così:
alcool buongusto a 95° 60
acqua demineralizzata depurata della farmacia 38 (anziché 40 g di acqua prevista, ho voluto integrare da subito con glicerina nella speranza che, insieme ai due fissativi, il profumo si àncori di più sulla pelle)
glicerina 2

Per 9,40 gr di prodotto (per questo primo test ho usato una bottiglina scura di vetro da 10 ml e questa la composizione in base alle note, secondo quanto suggerito qui):

brilliant gloss 0,09 (1%)
triethyl citrate 0,18 (2%)

Note di Base (25-30%)
oe legno di cedro bio (cedro atlas) 0,11
estratto alcolico pepe nero bio autoprodotto 0,05

Note di Cuore (10-15%)
oe petitgrain bio 0,04
oe neroli (diluito al 5%) 0,03

Note di Testa (50-60%)
oe bergamotto bio sfcm 0,12
oe limone bio sfcm 0,11
oe arancio dolce 0,06
oe lime (limone verde) 0,02
oe pompelmo bio sfcm 0,02

base alcolica 8,6 (a questo inserimento si è intorbidito tutto. Non mi va di aggiungere solubilizzanti; spero nel futuro filtraggio).

Eliminato un primo tentativo puzzoso per una goccia di troppo di oe di citronella, ho snellito la composizione, e a me questa piace già così.
La prima impressione del marito al quale ho chiesto un parere: frizzante. Evvai! Quello che volevo.
Per raggiungere una buona maturazione e relativa maggiore persistenza, da oggi starà tutto al buio a temperatura ambiente per 7-10 gg, poi 7-10 gg in frigo e poi filtrerò.
Ci si rilegge per gli aggiornamenti.

Oltre l’Angolo di Lola e le mie letture di approfondimento, qualche fonte interessante  quiqui, qui e qui e naturalmente il forum di Arcadia (che in questo periodo non riesco ad aprire).


P.S. – Recensione dopo due settimane

Filtrato a tempo debito:

– pur se l’odore non mi entusiasma (per assurdo mi piaceva di più appena fatto) ho voluto pubblicare l’articolo perché contiene dei punti fermi da seguire, secondo me molto importanti; ho voluto questa prova quasi esclusivamente agrumata, ma tutti ‘sti agrumi sanno comunque di anti-zanzare (lo metterò sicuramente nelle serate estive )
– è venuto torbido per l’alta percentuale di acqua volutamente inserita, quindi non so, continuerò a far piccole prove con acqua depurata/alcool, ma per le prove definitive credo di voler tornare ad alcool senza acqua, o almeno diminuire il più possibile quest’ultima.
– la persistenza sulla pelle è appena discreta. Dopo un’ora e mezza la pelle profuma ancora, ma questa voleva essere una EdC. Credo che aumentando la percentuale di oe (quindi farlo diventare Parfum o EdP o EdT), possa andare meglio.

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Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:

– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it

Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).

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