Gel di semi di lino

Trovo che per disciplinare i miei ricci, fini e crespi, questo prodotto sia un toccasana, con l’accento sul … “sana”.
Lo preparo infatti senza conservanti e ne spalmo la dose voluta sui capelli umidi durante l’asciugatura.

Ingredienti
80 gr semi di lino bio Baule Volante
750 gr acqua di rubinetto

Procedimento
Ho trovato che il modo migliore, secondo me, è versare l’acqua in un pentolino, posizionarci un colino di acciaio della misura adatta, versare all’interno del colino i semi che restino sommersi dall’acqua, e che di volta in volta andranno pressati nel mentre il liquido è in ebollizione.

Praticamente faccio un andirivieni fuori/dentro del colino dal pentolino dove il gel, prima acquoso e poi sempre più vischioso, resterà in leggera ebollizione per 10-15 minuti o più, a seconda di quanto lo voglio denso, aiutandomi con spatole di silicone per ricavare dalle maglie del colino, quanto più prodotto possibile.

Alla fine, con mani pulitissime, a semi ormai quasi raffreddati, lavoro un po’ contro le pareti del colino, per ricavare ancora del prodotto dai residui scivolosissimi.

Ho ricavato circa 400 grammi di gel vischioso.

Non volendo inserire conservanti, e vista la scarsa conservazione del prodotto (è vero che è un gel, ma è composto da acqua e residui di semi di lino. I gel in commercio hanno tutti dei conservanti), porziono tutto in stampini o sacchetti di plastica formaghiaccio.

La sera prima di lavarmi i capelli preparo il ghiacciolino per il mattino dopo, trasferendolo dal congelatore al frigorifero.

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Per chi, sensibile ai problemi ambientali, non vuole/può autoprodurre, ma vuol continuare ad acquistare cosmetici o prodotti vari per la casa e la persona, un piccolo consiglio è quello di consultare il famigerato INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients).
Qui sotto due siti dei quali mi avvalgo per la consultazione:

– ewg.org/skindeep/
– biodizionario.it

Quindi, attenzione ai numeri e ai colori degli scores (equivalenti di un semaforo dal verde, al giallo, al rosso, dove naturalmente il verde è il migliore) e all’ordine di inserimento delle varie sostanze nel prodotto (più sostanze con inci verde troverete ai primi posti, meglio sarà; come per gli alimenti, gli ingredienti scritti per primi sono contenuti in dosi maggiori!).

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