Gli spaghetti con salsa di datterino giallo e branzino sono un primo piatto sfizioso e delicato; avete mai provato i datterini gialli? Sono la fine del mondo e vi farò scoprire qualche cosa su di loro…
Innanzitutto, non tutti sanno che i primi pomodori conosciuti dagli europei, nel XVI secolo, erano di colore giallo. A dircelo è il nome stesso, che deriva da ‘pomo d’oro’, a indicare la tinta dorata del frutto di piante all’epoca sconosciute e che venivano usate solo come ornamento.
La sua coltivazione è sempre più diffusa. Il datterino giallo ha un sapore dolce e si caratterizza per la totale assenza di acidità. Alla raccolta si presenta in grappoli regolari di 14-16 frutti, di forma cilindrica. È ricco di sostanze dall’elevato potere antiossidante capaci di neutralizzare i radicali liberi. Contiene anche vitamina C, A e vitamine del gruppo B.
Proprio perché, rispetto al pomodoro classico, non presenta acidità, è largamente utilizzato nelle ricette a base di pesce e frutti di mare.
In Italia viene tradizionalmente coltivato il pomodorino giallo del Piennolo, nella zona del Vesuvio. Il pomodoro del piennolo è stato descritto nel 1544 e da allora non è più cambiato. È arrivato fino a noi grazie all’opera dei monaci camaldolesi di Nola, che lo hanno coltivato per secoli nei loro orti, mantenendo la tradizione. Questa varietà ha una forma ovale allungata, è raccolta a grappolo e appesa sui balconi, prendendo, in questo modo, il nome di ‘piennolo’, che significa ‘pendolo’.
Giallo come il sole e di piccole dimensioni, presenta caratteristici solchi longitudinali chiamati coste e un piccolo pizzo all’estremità inferiore. Ha buccia spessa, polpa soda e un sapore dolce. È particolarmente ricco di beta-carotene, che aiuta la corretta crescita e riparazione dei tessuti.
(grazie a Lacucinaitaliana.it per le info!)
Ingredienti:
- 350 g di spaghetti
- 500 g di datterini gialli
- 1 spicchio d’aglio
- 1 mazzetto di agretti
- 1 branzino (o due, se sono piccoli)
- qualche foglia di basilico
- peperoncino a scaglie
- sale
- olio evo
- prezzemolo
- 1/2 bicchiere di vino
- limone fresco
- erba cipollina
Per prima cosa, mettete a bollire l’acqua per scottare gli agretti, con cui farete una salsa agre per accompagnare i sapori dolci e delicati dei datterini gialli. Sbollentateli per circa 2-3 minuti, senza buttare l’acqua. Aggiungete due cucchiai circa di succo di limone, salate e oliate per equilibrare il sapore, e passate tutto al minipimer.
Pulite il branzino e sfilettatelo accuratamente. Con pelle, testa, coda e lisca preparate un bel fumetto, nell’acqua di cottura degli agretti. Lasciate cuocere a fiamma bassa per 20 minuti e passate il fumetto nel colino a maglie strette per due o tre volte. Quella che otterrete sarà l’acqua di cottura della pasta!
In una padella soffriggete uno spicchio d’aglio schiacciato, e aggiungete i datterini interi. Abbassate la fiamma, sfumate il vino, aggiungete basilico, peperoncino, un po’ di prezzemolo ed erba cipollina tritati e lasciate cuocere coperto per circa 15 minuti. Spegnete e decidete voi, a seconda dei vostri gusti, la consistenza della salsa: potete passarli al passaverdure se la preferite cremosa, io prediligo lasciarli quasi tutti interi, schiacciandoli un po’ per ottenere anche una salsa liscia di fondo.
Aggiungete ora i filetti di branzino, continuate la cottura per altri 5-10 minuti e aggiustate di sale. Ora è tutto pronto, dovrete solo bollire la pasta nel fumetto, scolare al dente e saltarla per un minuto circa nella salsa di datterini e branzino.
Sporcate il piatto con la crema densa di agretto ed adagiatevi sopra un nido gli spaghetti.
Servite in tavola guarnito con prezzemolo fresco e un filo d’olio a crudo!