Sebbene ad oggi la Sbrisolona sia presente nei ricettari tradizionali di tutto il nord Italia, il dolce vanta una provenienza tipicamente mantovana e si tratta di origini molto umili. I contadini mantovani già dal XVI secolo univano lo strutto prodotto col grasso dei loro maiali e la farina di mais, economica e di facile reperibilità per una colazione gustosa e nutriente. La ricetta cambierà presso la corte dei Gonzaga, nelle cucine più raffinate nel tempo dove il cuoco ducale Bartolomeo Stefani scriveva uno dei grandi ricettari storici del nostro Paese. È proprio qui che la Sbrisolona si arricchirà con vaniglia, zucchero, limone che hanno reso il dolce elegante e unico.
Il nome Sbrisolona è di origine dialettale perché in mantovano la briciola si dice “brisa”. La torta chiamata anche sbrisolina, sbrisulada o sbrisolada infatti ha la sua caratteristica principale nell’impasto così friabile che si sbriciola al solo tocco, grazie alla scarsa lavorazione. Questo impasto può essere assaporato senza creme per gustare a pieno le qualità organolettiche di tutti i suoi ingredienti, oppure farcita con marmellata, gocce di cioccolato, crema di nocciole, o semplicemente accompagnata da un cucchiaio di mascarpone o zabaione. Per chi è amante del salato nella variante con ricotta e funghi o con zucchine e speck.
(dal sito http://lorenzovinci.ilgiornale.it/recipe/sbrisolona-o-sbrisolada-mantovana-la-storia-e-la-ricetta-originale/)
Ingredienti:
- 260 gr di farina 00
- 140 gr di zucchero di canna
- 100 gr di burro
- 1 pizzico di sale
- Aroma di vaniglia
- 1 uovo
- 20 g mandorle tritate
- 400 g di marmellata di mele (la ricetta è di seguito!)
Per prima cosa fare la marmellata! Tagliare a pezzi 4 mele grosse, unire 130 g di zucchero di canna, mezzo bicchiere d’acqua e il succo di un limone; portare a bollore in una casseruola e lasciar cuocere coperta a fuoco dolce, girando di tanto in tanto, per una mezzora. Lasciar freddare e passare tutto o con il minipimer o con il passa verdure (a fori medi).
Per la frolla: incorporare l’uovo con lo zucchero di canna, l’aroma di vaniglia e le mandorle tritate. Aggiungere il burro freddo tagliato a pezzi e la farina, lavorando il tutto a mano finché il composto non risulti granuloso; adagiare metà impasto in una tortiera (stampo 20-22 cm) esattamente come si fa con una crostata, pressando il fondo e alzando i bordi laterali; farcire con la marmellata e ricoprire con l’altra metà di pasta frolla, schiacciando delicatamente. Infornare a 180’ per circa 30-35 minuti e servire solo una volta tiepida!
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