Stella di Natale

Stella di Natale un modo originale e goloso di riciclare il pandoro, una torta a forma di stella con un cuore di crema di mascarpone e alchermes. Una ricetta facilissima, la farcia è con la crema di mascarpone e la bagna con alchermes alleggerito con acqua. Completa il tutto una spolverata di cacao amaro in polvere. Eccovi la mia seconda proposta di quest’anno per riciclare i tanti pandoro che abbiamo in casa.  Il segreto è bagnare molto il pandoro per ottenere un dolce simile al tiramisù. 

  • DifficoltàBassa
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1 bicchiereAcqua
  • 6 cucchiaiAlchermes
  • 250 gMascarpone
  • 3Tuorli
  • 2 cucchiaiZucchero di canna
  • q.b.Cacao amaro in polvere
  • 2 fettePandoro (tagliate in orizzontale)

Preparazione

  1. La prima cosa da fare è tagliare il pandoro in modo che ricordi una stella. Mettete in piedi il pandoro, prendete un coltello per dolci e iniziate a tagliare delicatamente in orizzontale la parte di sopra, lo spessore deve essere di circa 4 cm. Poi tagliate un’altra fetta come avete fatto con la prima sempre di 4 cm circa.

  2. Frullate con una frusta i tuorli con lo zucchero sino ad ottenere un composto chiaro e spumoso. Unitelo al mascarpone e realizzate un composto omogeneo.

  3. Mettete la base stella di pandoro, quella un pochino più larga, e sistematela in un contenitore fondo. Bagnatela con l’acqua mescolata ad alchermes rendendola bella umida e versateci la crema di mascarpone. 

  4. Aggiungete poi l’altra stella di pandoro, quella un pochino più stretta, e bagnate anch’essa con acqua e alchermes. Spolverate con cacao amaro in polvere e lasciate riposare una giornata in frigorifero. 

Note

Se volete una farcitura più golosa aggiungete gocce di cioccolato alla crema di mascarpone. 

5,0 / 5
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Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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