Penne rigate Pantanella con sugo di polpette e piselli primavera

Penne rigate Pantanella con sugo di polpette e piselli primavera un piatto gustoso e nutriente perfetto per tutta la famiglia.
Le penne rigate Pantanella del Pastificio Favellato si prestano a tantissime preparazioni, mantengono bene la cottura senza scuocere e avviluppano alla perfezione qualsiasi sugo e intingolo. Ho deciso di preparare un bel sughetto con piselli primavera e polpette per una versione rivisitata del classico piatto americano.

I piselli donano un gusto delicato che si armonizza con il sapore deciso delle polpette alla carne di vitello e paprika dolce. Un tocco profumato con alcune foglie di basilico fresco e poi una bella spolverata di parmigiano reggiano grattugiato per finire col botto.

Da accompagnare con vino rosso corposo bello fresco, consiglio un Bovale oppure un Negramaro.

  • CucinaItaliana

Ingredienti per le penne rigate pantanella con sugo di polpette e piselli

  • 6polpette di manzo e paprika dolce
  • 300 mlpassata di pomodoro (Pantanella)
  • 80 gpiselli primavera
  • 1 filoolio extravergine d’oliva
  • q.b.foglie di basilico fresco

Preparazione

  1. Preparare le polpette mescolando la carne di manzo con un pizzico di paprika dolce e un rosso d’uovo.

  2. Mettere in una padella un filo d’olio extravergine d’oliva e aggiungere le polpette.

  3. Fate rosolare le polpette alcuni minuti poi aggiungete i piselli e abbassate a fiamma dolce.

  4. Aggiungere infine la passata di pomodoro, aggiustare di sale e lasciar cuocere 20 minuti a fiamma dolce.

  5. Quando mancano pochi minuti dal termine cottura del sugo mettete a bollire abbondante acqua con due prese di sale grosso per la pasta.

  6. Appena l’acqua bolle buttare le penne rigate e farle cuocere sino a che sono al dente oppure attendete altri due minuti se vi piacciono più morbide.

  7. Condite il tutto e mettete le polpettine sulla parte superiore adornate con delle foglie di basilico.

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Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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