Nduja di Spilinga di Sua Maestà il Porco, come mangiarla e come utilizzarla in cucina. Uno dei prodotti calabresi più amati al mondo.
La Nduja di Spilinga è un salume molto piccante originario della Calabria, il loro prodotto simbolo possiamo dire.
Com’è stata scoperta la Nduja?
Grazie al massiccio esodo degli anni 50 verso le Americhe e il Nord Italia. La Nduja è un grosso salume, di colore rosso vivo e consistenza morbida. Secondo la storia, la nduja inizialmente era composta di sole frattaglie di maiale, sarebbe stata importata in Calabria dal re di Napoli Gioacchino Murat in epoca napoleonica per ottenere consensi nella popolazione. Secondo alcune fonti la parola NDUJA deriverebbe dalla terminologia francese andouille, che in epoca medievale indicava tutti i prodotti ricavati con il quinto quarto degli animali (parti meno nobili ed interiora). Una volta assaporata i calabresi la reinventarono aggiungendo carne di maiale e peperoncino.
Da allora divenne un prodotto iconico e rappresentativo della Calabria. La nduja originale calabrese è prodotta nel territorio di Vibo Valentia, soprattutto nella zona di SPILINGA. Infatti questo piccolo paesino è famoso per essere la Città della nduja dove l’8 agosto ogni anno si tiene la sagra dedicata a questo salume.
Come si prepara la Nduja di Spilinga
E’ molto semplice: è realizzata con tagli di maiale come il guanciale, la pancetta e il lardello, ricavati dalla spalla, dalla coscia, dalla testa e dalla sottopancia. Queste parti vengono tritate in maniera molto fine insieme al peperoncino Tri Pizzi calabrese in dosi abbondanti fresco ed essiccato in maniera artigianale senza aggiungere coloranti o conservanti.
Infatti quel colore rosso vivo è dato proprio dal peperoncino che permette alla carne una lunga conservazione. Una volta pronto questo mix viene insaccato nel budello chiamato “cieco”. Successivamente abbiamo la fase di affumicatura leggera bruciando naturalmente essenze di robinia o di ulivo.
La fase successiva è la stagionatura in un locale fresco, asciutto e protetto igienicamente che varia dai 3 ai 6 mesi a seconda della grandezza del salume.
Come si mangia
La Nduja si può mangiare sia sciolta con l’apposito accessorio in terracotta dove si mette una candela sotto, e poi spalmata sul pane oppure nei primi piatti, nei risotti o sulle pizze e focacce.
La pronuncia corretta di questo salume è NDUGIA.
Sua Maestà il Porco, Michele Dotro e i Peperoncini Tri Pizzi
L’azienda che mi ha dato l’occasione di degustare la vera nduja calabrese è stata Sua Maestà il Porco, di Michele Dotro che grazie ai suoi peperoncini Tri Pizzi e i maiali di proprietà realizza salumi in maniera artigianale seguendo le ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione. Il brand è nato nel 2012 con la mission di creare la nduja seguendo il meccanismo della filiera corta: coltivazione del peperoncino tri pizzi, allevamento di suini e realizzazione del prodotto. Tutte queste fasi sono gestite all’interno dell’azienda Sua Maestà il Porco.
Trovate i suoi prodotti a questo indirizzo https://www.suamaestailporco.it/
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