Ravioli Monte Arci con ricotta, salvia e coppa nostrana

Ravioli Monte Arci con ricotta, salvia e coppa nostrana. Un piatto perfetto da condividere con chi si ama in occasioni speciali.
Se state cercando una ricetta saporita e facile da realizzare, magari assieme ai nipotini, fermatevi questa è quella giusta!
Un tripudio di sapori che vi avvolgerà il palato con la freschezza della salvia e il sapore selvatico della coppa nostrana Monte Arci renderanno il vostro pranzo un successo. Consiglio di tagliare la coppa con un’affettatrice se l’avete perchè le fette devono essere molto fini. Non ho realizzato una pasta all’uovo perchè già di per sè il ripieno è ricco quindi una pasta di semola ho dedotto fosse più leggera per accompagnare il tutto.

  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 300 gfarina di semola rimacinata
  • 90 mlacqua

per la farcia

  • 250 gricotta dolce
  • q.b.pepe nero macinato
  • 8 fettecoppa nostrana Salumificio Monte Arci (tagliata molto fine)

Preparazione dei ravioli monte arci

  1. Preparare i ravioli impastando la semola e l’acqua in maniera energica. Quando avrete ricavato un panetto omogeneo lavoratelo con la macchina per la pasta come se faceste le lasagne, devono essere fini ma non troppo ricordatevi che devono reggere un ripieno importante.

  2. Prendete lo stampo per ravioli tondi e tagliate i ravioli.

  3. Poi in un piatto mescolate la ricotta, il pepe e la coppa tagliata a listarelle.

  4. Prendete un cucchiaino di farcia e mettetela al centro del raviolo facendo attenzione non sia troppa, chiudete con un altro “disco” di pasta e aiutandovi con le dita premete su tutti i lati per far aderire i due dischi di pasta.

  5. Cuocere in abbondante acqua salata per 4/5 minuti, praticamente quando tutti sono saliti in superficie tirateli fuori.

  6. Poi fateli saltare in padella con 30 gr di burro e 5 foglie di salvia tritata per 2 minuti. Decorare con foglie di salvia fresche e una listarella di coppa nostrana

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Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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