Patate, come auto-produrle in casa propria in pochi passi

Patate, come auto-produrle in casa propria in pochi passi. Della patata quando è vecchia non si butta via nulla, anzi la si ricicla.

Le patate sono un tubero molto utilizzato in cucina, si possono creare sia ricette salate che dolci. Noi tutti le abbiamo, perchè sono versatili e costano poco, ci permettono di preparare piatti sempre diversi anche se abbiamo poco a disposizione.

Esistono molte varietà di patate, quelle gialle, viola, le patate dolci americane, che si distinguono per colore, sapore e caratteristiche delle parti sotterranee e aeree. Sono ricche di carboidrati, per questo è sconsigliato mangiarle assieme al pane (anche se aimè devo ammettere che io ogni tanto ho ceduto alla tentazione, ma che ci posso fare sono buonissime). Rispetto alle verdure che quotidianamente utilizziamo nelle nostre ricette, le patate contengono 4 volte più calorie e donano il 50% in più di energia.

Ovviamente si possono mangiare solo cotte, crude sono indigeste e possono contenere alti livelli di solanina (un alcaloide tossico) . La cottura più utilizzata è sicuramente il forno, la frittura e l’affogatura cioè le patate lesse.

Ora veniamo a noi , vi spiego come creare il vostro piccolo orticello in terrazza:

  1. Levare la parte della patata che contiene i germogli (se la patata è troppo vecchia, morbida e piena di germogli mettetela tutta intera sotto la terra).
  2. Prendete un vaso alto e largo, riempitelo di terra bella grassa (io mi trovo benissimo con il sacco da 20 lt dell’eurospin) .
  3. Iniziate a mettere completamente dentro la terra ogni patata e ricoprite.
  4. Innaffiate ogni giorno, una volta al giorno.
  5. Piano piano noterete le prime piantine fare capolino dalla terra.
  6. Le piantine diventano molto alte, solitamente tendono a produrre le patate quando fioriscono, ma io ne ho trovate anche prima.
  7. Ogni tanto controllate smuovendo la terra, quando le piantine superano i 30 cm, troverete le patate novelle, quelle piccoline che sono buonissime al forno.
  8. Se volete lasciarle crescere ancora attendete che sbuchino dal terreno, ve ne accorgerete quando noterete una piccola collinetta gialla che sbuca dal terreno.

E’ importante innaffiarle regolarmente e non fargli prendere luce diretta del sole, sopratutto nei mesi più caldi che potrebbero bruciare le piantine. Durante l’inverno invece copritele la notte con un panno o un telo leggero per proteggerle dal freddo.

 

Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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