Chiacchiere

Stiamo entrando nella settimana di Carnevale, e non potevo certo dimenticarmi di uno dei dolci simbolo di questa pazza e coloratissima festa, le chiacchiere. Ora vi spiego come realizzarle semplici e poco zuccherate, buonissime e leggere.

INGREDIENTI:

  • 500 gr di farina 00
  • 1 pizzico di sale
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 1 cucchiaio di margarina
  • 1 bicchiere di grappa (o sambuca)
  • 2 cucchiai di latte
  • 3 uova
  • 1 scorza di limone grattugiato
  • 1 bustina di lievito

PREPARAZIONE:

  1. Prendete una ciotola abbastanza capiente e versateci la farina.
  2. Fate un buco al centro della farina con le mani e inserite le tre uova.
  3. Aggiungete all’impasto lo zucchero, il lievito, il pizzico di sale e il bicchiere di grappa e amalgamate per bene il tutto
  4. Mentre impastate con le mani aggiungete il latte a filo e la scorza di limone grattugiato
  5. Se l’impasto è troppo umido aggiungete farina, se , viceversa, è troppo asciutto aggiungete il latte.
  6. Quando l’impasto sarà omogeneo lasciatelo riposare almeno un’ora coperto da un panno.
  7. Prendete l’impasto e tagliate dei cordoncini di almeno 2 cm di spessore e aiutandovi con la macchina per la pasta appianate l’impasto creando dei fogli sottili.
  8. Tagliate dei rettangoli di 2-3 cm di spessore e almeno 10 cm di lunghezza con la rotellina per i ravioli.
  9. In una padella anti aderente mettete olio di semi di girasole a scaldare con fiamma alta, quando sarà abbastanza caldo metteteci le chiacchiere 2 o 3 per volta e quando saranno dorate e faranno le bolle vuol dire che sono pronte.
  10. Scolate le chiacchiere su un foglio di carta assorbente e decoratele con lo zucchero a velo.

Piccolo consiglio goloso, affondatele nel miele o nel cioccolato fondente fuso e poi fate raffreddare le chiacchiere per qualche minuto, vedrete che bontà.

Piccolo consiglio decorativo, se tagliate le chiacchiere a metà lasciando circa 1 cm al centro prima di friggerle potete fare delle treccine oppure se realizzate dei piccoli fiocchi saranno molto carine da vedere.

ENGLISH RECIPE:

We are entering the carnival week, and I could not forget about one of the sweet symbol of this crazy and colorful festival, the chatter. Now I’ll explain how simple and inexpensive sugary realize, delicious and light.

INGREDIENTS:

500 grams of flour 00
1 pinch of salt
2 tablespoons sugar
1 tablespoon margarine
1 glass of grappa (or sambuca)
2 tablespoons milk
3 eggs
1 grated lemon zest
1 package yeast
PREPARATION:

Take a fairly large bowl and pour the flour.
Make a well in the center of the flour with your hands and enter the three eggs.
Add to the mix the sugar, baking powder, pinch of salt and a glass of brandy and mix thoroughly all
While kneading with your hands and add milk flush grated lemon zest
If the dough is too wet, add flour, if, conversely, it is too dry add milk.
When the mixture is homogeneous let it rest at least one hour covered with a cloth.
Take the dough and cut the cords of at least 2 cm thick and helping with the pasta machine ironed out the dough creating thin sheets.
Cut of 2-3 cm rectangles of thickness and at least 10 cm in length with the wheel to the ravioli.
In a non-stick pan put sunflower oil to heat with high, when it will be quite hot flame chatter put us 2 or 3 at a time and when they are golden brown and bubbles will mean that they are ready.
Drain the chatter on a sheet of absorbent paper and decorate with icing sugar.
Small greedy council, scuttle them in honey or melted dark chocolate and then let it cool to talk for a few minutes, you will see that goodness.

Small decorative board, if you cut the chatter in half, leaving about 1 cm at the center before frying can do braids or if made of small flakes will be very nice to see.

 

Pubblicato da incucinaconramy

Nata e cresciuta nella selvaggia e magica Sardegna, sotto il profumo del mirto selvatico e con lo sguardo sempre rivolto al mare cristallino. Amo tutto ciò che è tradizione, cucina sostenibile e non sopporto gli sprechi. Promuovo la cucina di un tempo, quella delle nostre nonne, quella che non si dimentica e che ci fa commuovere ogni volta che assaporiamo una ricetta che ci riporta alla nostra infanzia o ci porta un ricordo felice. Porto la felicità sulle vostre tavole.

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