torta angelica salata

Sfornare lievitati è una delle mie grandi passioni, ma questa torta angelica salata non l’avevo ancora provata.
E’ una torta fatta con pasta brioches farcita, ed ha una forma molto particolare.
Trovando spesso  immagini sul web di questa bellissima torta sia in versione dolce che in versione salata mi sono incuriosita e non ho potuto non provare a farla.
Ho scoperto che questa torta è stata realizzata per la prima volta dalle “Sorelle Simili”, gemelle panificatrici bolognesi conosciute in tutto il mondo per la loro scuola di cucina, e la ricetta originale è descritta nel famoso libro “Pane e Roba dolce delle Sorelle Simili”.
A vederla sembra complicato dare questa forma particolare all’impasto in realtà si tratta solo di arrotolare, tagliare, e intrecciare.
L’impasto risulta morbidissimo e facile da lavorare e per questa versione salata possiamo utilizzare una farcitura con gli ingredienti che più ci aggradano.
Dover svuotare vasetti di olive, pomodori secchi avanzati, e pezzetti di formaggio può essere una buona scusa per realizzare questa torta.
Per la mia torta angelica salata ho variato leggermente le dosi rispetto all’originale, e per fare il lievitino ho utilizzato il siero del kefir di latte al posto dell’acqua, che aiuta nella lievitazione, ma se tu non l’hai non è necessario.

torta angelica salata
  • DifficoltàMedio
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura40 Minuti
  • Porzioni1 torta
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana

Ingredienti

per il lievitino:

  • 100 gfarina Manitoba
  • 100 gacqua (o siero di kefir)
  • 20 glievito di birra fresco
  • 1 cucchiainomiele

per l’impasto:

  • 200 gfarina Manitoba
  • 100 gfarina 00
  • 50 gParmigiano Reggiano DOP
  • 120 glatte
  • 2tuorli
  • 100 gburro

per la farcitura:

  • 10olive verdi
  • 10olive nere
  • 4pomodori secchi
  • 80 gformaggio fresco
  • 2wurstel
  • 1 cucchiaioolio extravergine d’oliva
  • 1 cucchiaiolatte

Preparazione

preparazione lievitino:

  1. Intiepidisci l’acqua o il siero di kefir di latte, (non deve essere caldissima).

    Versa in una ciotola.

    Aggiungi il lievito e il miele e rimescola in modo che si sciolgano.

    Aggiungi la farina e rimescola velocemente.

    Copri con un panno o con pellicola trasparente.

    Lascia riposare per una mezz’ora dentro il forno spento.

preparazione del lievitino con l’uso del bimby:

  1. Scalda l’acqua a 37° 2 min.  vel 1.

    Inserisci il lievito e il miele 37° 2 min. vel. 3.

    Unisci la farina 2 min. vel 3

    Lascia riposare per mezz’ora con il coperchio chiuso.

Procedimento per l’impasto:

  1. Unisci al lievitino le farine, il latte leggermente intiepidito, i tuorli, il burro morbido, il parmigiano grattugiato, il sale e impasta con le mani per qualche minuto.

    Si otterrà un impasto morbido ma non appiccicoso che stenderai su di un piano.

procedimento impasto bimby:

  1. Unisci al lievitino le farine, il latte leggermente intiepidito, le uova il burro tagliato a piccoli pezzetti, il parmigiano grattugiato, il sale e impastare per 2 minuti velocità spiga.

    Togli l’impasto dal boccale e stendilo su di un piano.

Stesura e farcitura:

  1. Stendi l’impasto su un piano infarinato dando la forma rettangolare (io ho fatto 35×30 cm. circa) e uno spessore di un centimetro circa.

    Taglia a rondelle le olive, a striscioline i pomodori secchi a cubetti il formaggio.

  2. Spennella l’impasto con un po’ di olio extravergine d’oliva, distribuisci la farcitura su tutta la superficie dell’impasto e arrotola il tutto.

  3. Taglia il rotolo per tutta la lunghezza in modo da ottenere due strisce farcite. Intreccia le due strisce mantenendo le parti tagliate verso l’alto per evitare che esca la farcitura e dai la forma a ciambella chiudendo i due lembi.

  4. Metti la ciambella in teglia rivestita di carta forno oppure oliata.

  5. Lascia lievitare per circa un’ora in forno spento.

    Spennella la torta con latte o con il bianco d’uovo rimasto.

    Cuoci a 200° C.  in forno statico per 30-40 minuti.

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Pubblicato da Gineprina Cucina

Mi chiamo Daniela, Gineprina è solo un nome di fantasia e più avanti vi spiegherò il perché di questo nome. Vivo a Genova, la mia città natale, amo la mia Liguria, con il suo mare e le sue colline e amo cucinare e gustare i piatti della tradizione ligure. Sono un architetto che di mestiere fa di tutto fuorché l’architetto, precaria a vita ho per fortuna mille passioni e interessi, fra queste anche quella di cucinare e raccogliere ricette che mi ispirano, per poi sperimentarle.

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