Da tanti anni ormai preparo ogni giorno il kefir di latte e oggi vi darò qualche consiglio su come mantenerlo vitale e buono.
In un altro articolo abbiamo visto la differenza tra Kefir e yogurt analizzando le caratteristiche di entrambi, vi lascio il link: yogurt e kefir una sana passione
Oggi vediamo come prepararlo partendo dalle basi, quale latte scegliere, le dosi e il procedimento.
QUALE LATTE USARE PER PRODURRE IL KEFIR:
Si possono usare indistintamente latte intero o scremato, fresco o a lunga conservazione.
Certamente un latte intero renderà il kefir più cremoso ma anche con il latte parzialmente scremato il risultato è soddisfacente.
Se si usa latte a lunga conservazione i risultati sono meno buoni, io lo uso solo in mancanza d’altro.
Se si usa latte crudo (cioè appena munto) è meglio prima procedere alla bollitura: i batteri presenti nel latte possono infatti mettersi in competizione con quelli del kefir rallentandone la crescita.
ALTRI TIPI DI LATTE:
Per la produzione del kefir non sono da escludere l’utilizzo di altri latti come il latte di capra.
I latti vegetali (latte di soia, latte di riso, latte di mandorle, latte di avena) si possono utilizzare solo con il kefir d’acqua, i grani di kefir di latte infatti dopo qualche tempo perderebbero la loro vitalità.
LE DOSI:
Grani di kefir e latte vanno dosati secondo una proporzione che varia da 1:5 a 1:10.
Ad esempio 40 gr. di grani e 200 gr. di latte (1:5) (per un vasetto monodose)
Oppure 40 gr. di grani e 400 gr. di latte. (1:10)
Va ricordato che più latte si aggiungerà e più i grani cresceranno.
Io consiglio di non aumentare troppo la quantità di latte.
E’ meglio dosarsi sulla quantità che si prevede di consumare nel giro di un giorno per evitare di ritrovarsi troppo kefir e tantissimi grani.
In realtà una volta presa la mano si va un po’ a occhio e la bilancia non servirà più.
Ti lascio anche alcune delle ricette che trovi sul mio blog da fare con il kefir in esubero, cioè quello che non utilizzerai per la tua colazione o la merenda.
Cercando con la lente ne troverai altre.

- DifficoltàFacile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione5 Minuti
- Tempo di riposo1 Giorno
- Porzioni1Persona
- Metodo di cotturaSenza cottura
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti
Strumenti
Passaggi
Cosa fare quando ricevi i primi grani di kefir:
Di solito i primi grani si ricevono in dono all’interno di un vasetto di vetro assieme ad una quantità di latte.
Prendi un colino a buchi molto piccoli (meglio quelli con la retina) e filtra il liquido.
Con l’aiuto di un cucchiaino, possibilmente non di acciaio, mescola bene in modo da far restare nel colino solo i grani.
Getta via il liquido filtrato. I grani non vanno lavati perché perderebbero tutti i batteri buoni.
A questo punto ho i miei grani e posso cominciare a fare altro kefir di latte


Riponi i grani in un contenitore di vetro.
Versa sopra il latte nella proporzione sopra indicata.


Mescola con un cucchiaino possibilmente non di acciaio.
Copri il barattolo con un tovagliolo di carta o scottex e fissalo con un elastico (i fermenti hanno necessità di aria).
Lascia riposare per 12-24 ore a seconda delle stagioni ad una temperatura tra i 18 e i 25 gradi centigradi.
Dopo 24 ore


Dopo circa 12-24 ore a seconda delle stagioni (estate o inverno) il tuo kefir sarà pronto.
Potrebbe essersi formato un po’ di siero giallognolo che può rendere il kefir piuttosto aspro (considera che il siero è fonte di molti nutrienti).
Puoi decidere se dare una mescolata oppure filtrare il siero a parte prima di colare il kefir.
Filtra il kefir in un barattolo


Mescola delicatamente con un cucchiaino.
Nel colino rimarranno i grani che non andranno lavati ma andranno nuovamente messi in un barattolo di vetro pulito, coperti di latte e chiusi con il tovagliolo
Seconda fermentazione:
Per rendere il kefir più denso e più dolce si può procedere con una seconda fermentazione che in realtà consiste in un procedimento molto semplice.
Una volta che il nostro kefir è stato posto nel contenitore si possono aggiungere scorzette di agrumi o con semi di chia.
La scorza del limone (meglio se biologico) è la più adatta, e dona al kefir un gusto molto piacevole.
Se non hai a disposizione un limone biologico puoi far bollire la scorza per 5 minuti in acqua.
I semi di chia rendono il kefir molto denso, non hanno gusto e sono anche un ottimo rimedio per chi ha problemi di colesterolo.
Inserisci le scorzette o i semi, lascia riposare in frigo e consuma dopo 12 -24 ore.
Consigli su come consumare il kefir di latte
Puoi assaporare il kefir direttamente così com’è, ma se ti sembra troppo acido puoi addizionarlo con zucchero, miele, marmellata, cannella, frutta, sciroppi vari, cacao, semi vari.
Vanno aggiunti subito prima di consumarlo.
Per renderlo più denso utilizza 5 gr. di semi di chia e/o un cucchiaino di avena tritata grossolanamente e lascialo riposare tutta una notte.
Conservazione del kefir
Il kefir filtrato va conservato in frigo in un contenitore chiuso e consumato entro pochi giorni (considera che anche in frigo continua a fermentare).
Curiosità
La legenda dice che i grani di kefir furono donati da Maometto ai montanari del Caucaso.
FAQ (Domande e Risposte)
Cosa ne faccio dell’eventuale siero che mi avanza?
Il consiglio è di lasciare tutto insieme, la tua bevanda sarà sicuramente più ricca di valori nutritivi anche se più liquida e più acida.
-Volendo si può bere anche il siero da solo, anzi sarebbe raccomandabile consumarne un bicchiere al giorno, magari al mattino a digiuno, poiché proteine, minerali e vitamine sono particolarmente concentrati proprio nel siero.
-Può essere conservato in frigo (anche per un mese) in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente e utilizzato in altre preparazioni ad esempio per fare formaggio (primo sale, formaggio spalmabile e ricotta) o per lievitare la pasta del pane. (Se cliccate sulle parole potrete vedere le ricette)
-Può essere dato alle piante come fertilizzante.
-Può essere utilizzato per mettere in ammollo i legumi secchi, per renderli più digeribili e con un più basso indice glicemico.
-Si può utilizzare per fermentare le verdure e la frutta.
-ottimo per marinare carne e pesce, aggiungendo aromi vari
I miei grani crescono a dismisura, cosa ne faccio?
Ad ogni fermentazione i grani crescono e in poco tempo ti ritroverai con un notevole esubero.
-Se hai amici volenterosi li puoi regalare. Questo può essere anche un vantaggio per assicurarsi una nuova quantità di grani nel caso i nostri subissero una cattiva sorte.
-Esistono anche delle banche per la donazione del kefir.
-Possono inoltre essere usati come fertilizzante per le nostre piante.
-Puoi anche provare a tramutare il kefir di latte in kefir d’acqua vedi spiegazione qui una bevanda altrettanto benefica e dissetante, ma assicurati di avere sempre una buona scorta di grani perché non si può tornare indietro.
-Puoi darli ai tuoi amici animali, di solito li apprezzano e anche su di essi avranno un effetto benefico.
-Per non far crescere troppo i nostri grani il metodo più semplice è ricoprirli ogni giorno con la giusta quantità di latte: solo il necessario per il consumo, in questo modo non aumenteranno molto di volume.
Vado in vacanza per una settimana come conservo i miei grani di Kefir?
In un barattolo metti i grani e la solita quantità di latte, chiudi il coperchio e metti in frigorifero.
Quando torni filtra il liquido e gettalo via quindi ricomincia con la produzione.
Questo metodo può modificare la capacità dei grani di fermentare il latte. Di conseguenza saranno necessari periodi più o meno lunghi di riadattamento prima che questi possa tornare a produrre nuovi grani con la stessa velocità di prima.
Posso congelare i grani di Kefir?
In un barattolo metti i grani e copri con il latte, chiudi il coperchio e metti in freezer.
Quando vorrai riutilizzali aspetta che si scongelino, filtra il liquido e gettalo via e ricomincia con la produzione.
Questo metodo può modificare la capacità dei grani di fermentare il latte. Di conseguenza saranno necessari periodi più o meno lunghi di riadattamento prima che questi possa tornare a produrre nuovi grani con la stessa velocità di prima.
Come mia esperienza posso dire che ho provato a congelare i miei grani e con sorpresa sono riuscita a produrre un kefir bello denso già dal giorno dopo lo scongelamento, si è rallentata invece leggermente la riproduzione dei grani che ha bisogno di un po’ di tempo per ritornare a regime.
Sono intollerante al lattosio posso bere il kefir?
I granì di kefir si nutrono di lattosio per cui il kefir quindi ne è quasi privo e dopo una seconda fermentazione è praticamente esente
Perché non posso utilizzare strumenti di acciaio per preparare il kefir?
Perché il kefir corrode il metallo
Dosi variate per porzioni