kefir d’acqua: come prepararlo

kefir d’acqua: come prepararlo

Come ho già spiegato il kefir d’acqua o tibicos è una valida alternativa a quello di latte specialmente per gli intolleranti al lattosio e per i vegani. E’ più leggero più economico e anche più dissetante.

Per fare il kefir d’acqua occorrono oltre che i grani di kefir solo acqua,  zucchero, uno spicchio di  limone e volendo aromi naturali e frutta secca il tutto meglio se biologico.

kefir d'acqua: come prepararlo

Ma vediamo nel dettaglio cosa utilizzare per fare il kefir d’acqua:

I grani di kefir:

I grani per preparare il kefir d’acqua chiamati tibicos sono diversi da quelli per preparare il kefir di latte, anche se è possibile sperimentare e provare a trasformare il kefir di latte in quello d’acqua.

       IN QUESTO CASO TENIAMO BEN PRESENTE CHE:

  • La trasformazione dei kefiran di latte in quelli d’acqua non è uguale ai tibicos che contengono molti nutrienti in più.
  • Non è possibile ottenere il processo inverso cioè il kefir d’acqua non si può riutilizzare per ottenere kefir di latte.
  • Questi grani non dureranno all’infinito, per cui è sempre meglio avere una scorta di grani di latte in modo da non restarne sprovvisti.
L’acqua:

Si può utilizzare l’acqua del rubinetto, meglio lasciarla decantare per qualche ora, anche tutta una notte in modo da far evaporare il cloro.

Si consiglia di non utilizzare acqua distillata o acqua micro filtrata perché questi metodi di purificazione d’acqua rimuovono gran parte del contenuto minerale.

Lo zucchero:

Lo zucchero è essenziale per nutrire e fermentare i grani.

Il rapporto base consigliato è di 30-40g di zucchero (circa tre cucchiai) per 1 litro di acqua.

Meglio usare zucchero di canna integrale biologico,  lo zucchero bianco industriale e raffinato può indebolire i grani.

Non usare il miele, perché  è un antibatterico naturale ed i grani di kefir d’acqua sono una miscela di batteri e lieviti. Se si vuole proprio utilizzarlo metterlo sono prima del consumo.

La Stevia non va usata.

Gli aromi:

Bacca di vaniglia

Stecca di cannella

La frutta secca:

La frutta secca oltre ad aromatizzare serve a nutrire i grani.

Il limone:

Serve per regolare il ph dell’acqua a protezione da muffe.

Gli strumenti che servono:
  • un colino a buchi molto fini meglio quelli con la retina di plastica o di acciaio inox
  • un tovagliolo di carta o pezzo di scottex o un pezzo di stoffa
  • un elastico
  • un   barattolo di vetro dove conservare il kefir
  • una bottiglia di vetro
  • un cucchiaino di plastica
  • un imbuto di plastica

PROCEDIMENTO:

Riempire il contenitore con un litro d´acqua e 3 cucchiai di  grani di kefir d’acqua, lo zucchero, la frutta secca ed uno spicchio di  limone.

Mescolare molto bene gli ingredienti e chiudere con l´apposito tappo.
Lasciar fermentare dalle 24 alle 48 ore a temperatura ambiente.

Tenete conto che il kefir d’acqua fermentato 24 ore ha effetto lassativo poiché ancora ricco di glucosio e saccarosio, il kefir d’acqua fermentato oltre 48 ore ha invece un effetto astringente poiché più acido.

A fermentazione ultimata, spremere il limone, eliminare la frutta e filtrare la bevanda con il colino in una bottiglia.

La bevanda va tenuta in frigorifero fino al completo consumo.

Il kefir d’acqua preparato va bevuto ogni giorno o consumato entro 2 giorno

Se si preferisce una bevanda più frizzante tappare la bottiglia, ma fare attenzione perché, specie se tenuta fuori dal frigo, continua a produrre anidride carbonica, e potrebbe esplodere.

Come conservare i grani:

E’ sufficiente preparare una soluzione di acqua e zucchero (30/40g di zucchero per 1 litro di acqua), immergere i grani di kefir in questa soluzione, chiudere il contenitore ermeticamente  e riporlo in frigorifero. Il freddo rallenterà il processo di coltura e i granuli potranno sopravvivere per diverse settimane.

Note

Con i tibicos è possibile fermentare anche altre bevande come succhi di frutta e latte vegetale, ricorda però di lasciare sempre una parte di grani in acqua e zucchero onde evitare di rimanerne senza.

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Pubblicato da Gineprina Cucina

Mi chiamo Daniela, Gineprina è solo un nome di fantasia e più avanti vi spiegherò il perché di questo nome. Vivo a Genova, la mia città natale, amo la mia Liguria, con il suo mare e le sue colline e amo cucinare e gustare i piatti della tradizione ligure. Sono un architetto che di mestiere fa di tutto fuorché l’architetto, precaria a vita ho per fortuna mille passioni e interessi, fra queste anche quella di cucinare e raccogliere ricette che mi ispirano, per poi sperimentarle.