cavagnetti di Pasqua

I cavagnetti di Pasqua sono dei dolcetti a forma di cestino, tipici della tradizione Ligure e di altre tradizioni regionali (con nomi differenti).
In realtà quasi nessuno ricorda più questo dolce, tantomeno qui in Liguria, ma l’altro giorno, guardando una pagina fb in dialetto, l’ho riscoperto e mi sono documentata.
A seconda della zona ha nomi diversi, anche nella stessa regione, da noi c’è chi lo chiama canestrello, chi appunto cavagnettu o cavagnin.
Solitamente è composto da un disco di pastafrolla con un uovo sodo messo al centro tenuto fermo da due strisce di pasta intrecciate, ma può avere forme differenti, e può essere decorato a piacere con zuccherini colorati.
Le uova sode possono essere colorate con coloranti naturali: rosso con la barbabietola, azzurro con la verza viola, giallo con la curcuma o la scorza del limone, verde con gli spinaci o con la parietaria, in questo caso è necessario utilizzare uova bianche, ma trovarle in commercio non è così facile.
Come si può capire questo dolcetto molto antico, precedente alla colomba, è fatto con ingredienti semplici e poveri.
Si racconta che i cavagnetti venivano fatti benedire il giorno delle Palme e dopo la funzione venivano mangiati dai bambini, altre volte venivano scambiati dai fidanzati, in questo caso le uova, tinte di rosso, erano due.
Vediamo come prepararli

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni3 cavagnetti
  • Metodo di cotturaForno
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPrimavera

Ingredienti

175 g farina 00
50 g zucchero
1 uovo
1 albume
3 uova sode
50 g burro
1/2 bustina lievito in polvere per dolci
scorza di limone (grattugiata)

per la decorazione:

1 cucchiaio latte
1 cucchiaio zucchero
codette colorate

Strumenti

1 Spianatoia
1 Mattarello
Fruste
Setaccio
2 Ciotole
1 Grattugia
1 Coppapasta tondo diam. 7-8 cm.
1 Rotella
1 Pennello
1 Teglia

Preparazione

Sbatti, con le fruste, l’uovo assieme allo zucchero.

Monta a neve, separatamente, l’altro albume .

Setaccia la farina, assieme al lievito per dolci, ed aggiungi all’uovo, mescolando.

Unisci il burro fuso e mescola.

Grattugia sul composto la scorza di un limone.

Infine unisci delicatamente metà dell’albume montato a neve (conserva l’altra metà).

Amalgama il tutto con le mani, appoggia su di una spianatoia infarinata e forma un panetto.

Stendi la pasta con il mattarello ad uno spessore di poco meno di un centimetro.

Con un coppapasta a cerchio taglia tre dischi e sei striscioline spesse un centimetro e alte 10 centimetri circa.

Appoggia su ogni disco un uovo sodo e incrocia su di ognuno due strisce di pasta.

Amalgama i ritagli di pasta e forma dei rotolini intrecciati da disporre intorno alle uova.

Spennella l’albume precedentemente montato a neve sulla superficie dei cavagnetti.

Cottura:

Porta il forno a 180° C.

Disponi i cavagnetti di Pasqua su di una teglia ricoperta da carta forno e inforna.

Fai cuocere per 30 minuti circa.

Controlla verso fine cottura, ogni forno può avere tempi diversi.

Decorazione dei cavagnetti di Pasqua:

Fai scaldare un cucchiaio di latte e un cucchiaio di zucchero fino a scioglierlo.

Spennella la superficie dei cavagnetti con questa soluzione.

Distribuisci le codette colorate.

Istruzioni per colorare le uova:

Questo procedimento va utilizzato solo con uova bianche e fatto la sera prima.

Fai cuocere le uova per dieci minuti assieme a:

Foglie di verza viola per uova azzurre.

Foglie di rapa rossa per uova rosse.

Foglie di spinaci per uova verdi.

Buccia di limone o curcuma per uova gialle.

Spegni il fuoco, scola il liquido all’interno di un contenitore e aggiungi qualche goccia di aceto.

Immergi l’uovo e lascialo riposare per l’intera notte.

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Pubblicato da Gineprina Cucina

Mi chiamo Daniela, Gineprina è solo un nome di fantasia e più avanti vi spiegherò il perché di questo nome. Vivo a Genova, la mia città natale, amo la mia Liguria, con il suo mare e le sue colline e amo cucinare e gustare i piatti della tradizione ligure. Sono un architetto che di mestiere fa di tutto fuorché l’architetto, precaria a vita ho per fortuna mille passioni e interessi, fra queste anche quella di cucinare e raccogliere ricette che mi ispirano, per poi sperimentarle.

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