I sciusc’ venafrani sono una ricetta tradizionale di fine anno del paese molisano in cui vivo, Venafro, sono dei fritti salati lievitati a forma di ciambella, preparati con infuso di rosmarino, quindi profumatissimi, oltre che buonissimi.
Ci sono diverse varianti in cui all’infuso vengono aggiunte scorza di arancia, mele, cannella o vino, ma io vi proporrò la versione base e la più utilizzata.
La particolarità di questo impasto e, essendo morbido, non va semplicemente impastato, ma va ‘schiaffeggiato’, nell’articolo ti spiegherò meglio, consentendo all’impasto di inglobare l’aria che li farà diventare tanto soffici da giustificare il loro nome siusc’, che vuol dire, appunto, ‘soffio’.
Dietro questa ricetta c’è una simpatica tradizione. Per chiudere in bellezza il vecchio anno e accogliere al meglio quello nuovo, nella notte tra il 31 dicembre e il 1 gennaio, i giovani venafrani sfilavano per le vie di Venafro suonando e cantando, la cosa divertente era che non dovevi essere un musicista per farlo, bastava far “caciara” e farsi sentire, quindi tutti potevano partecipare a questo momento di festa. La canzone, però, quella dovevi conoscerla, creata ad hoc per l’occasione “Sciusc’ e p’ sciusc’ racc’ quatt’ sciusc'”, la traduzione sommaria è Sciusc’ e ancora sciusc’, dacci qualche aciusc’. In cambio le famiglie lungo la strada percorsa dal corteo donava sciusci, appunto, e un buon bicchiere di vino. Quale modo migliore per festeggiare il nuovo anno!
Per le feste di Natale prepara anche:
- DifficoltàMedia
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di riposo2 Minuti
- Tempo di cottura2 Ore 5 Minuti
- Porzioni35
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
- StagionalitàTutte le stagioni
Ingredienti dei sciusc’ venafrani ricetta tradizionale di fine anno
- Energia 166,88 (Kcal)
- Carboidrati 31,08 (g) di cui Zuccheri 0,77 (g)
- Proteine 5,07 (g)
- Grassi 3,20 (g) di cui saturi 0,31 (g)di cui insaturi 2,46 (g)
- Fibre 1,16 (g)
- Sodio 281,68 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 75 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti per i sciusc’ venafrani ricetta tradizionale di fine anno
Preparazione dei sciusc’ venafrani ricetta tradizionale di fine anno
Usa rosmarino fresco, lavalo e immergilo in una pentola contenente un paio di litri di acqua fredda.
Portare a bollore e lascia sobbollire per un paio di ore.
Togli dal fuoco e fai raffreddare lasciando in infusione il rosmarino.
Per la preparazione dei sciusc’ serviranno 900 ml di acqua aromatizzata, ma è meglio prepararne un po’ di più … non si sa mai, gli imprevisti possono capitare.
Filtra l’infuso ed elimina il rosmarino.
Versa l’acqua in una ciotola e sciogli il lievito di birra al suo interno.
Setaccia la farina e aggiungila all’acqua insieme al sale.
Inizia a mescolare con una forchetta fin quando tutta l’acqua sarà assorbita dalla farina.
L’impasto sarà piuttosto morbido, dovrai, quindi, impastare “schiaffeggiandolo”, colpisci il composto con la mano aperta, sollevandolo e poi lasciandolo ricadere, consentendo in questo modo all’impasto di inglobare aria.
Continua fino a ottonere un composto omogeneo, senza grumi.
Copri con un canovaccio pulito e fai lievitare al caldo per un paio di ore, almeno fino al raddoppio del volume, fondamentale per ottenere dei sciusc’ morbidi e gonfi.
Poni la ciotola in un luogo caldo, a esempio nel forno con la sola luce accesa.
Scalda abbondante olio in una padella. La tradizione vuole che si utilizzi olio di oliva per friggere, perché Venafro ne è un gran produttore, ma non è tassativo, andrà benissimo anche quello di semi.
Per essere sicuro che l’olio sia abbastanza caldo, preleva una piccolissima quantità di impasto e lascialo cadere nell’olio, avrà raggiunto la temperatura giusta se l’impasto sfrigolerà, tornando subito a galla.
Preleva una porzione di impasto lievitato di circa 65 – 70 g, fora il centro con le dita e forma una ciambella.
Consiglio: Ungi spesso le mani con olio di oliva, per evitare che l’impasto morbido si attacchi alle dita.
Lavora l’impasto velocemente, perché, essendo piuttosto morbido, tenderà a rompersi.
Non preoccuparti se le ciambelle non saranno perfette, l’irregolarità dei sciusc’ è una delle loro caratteristiche.
Adagia la ciambella nell’olio caldo e con i manici di due cucchiai di legno, tieni aperto il foro, effettuando una leggera trazione.
Gira i sciusc’ per farli dorare da entrambi i lati, facendoli cuocere poco più di due minuti per lato.
Una volta cotti, sgocciola i sciusc’ e ponili in un ragno sospeso su una ciotola, in modo che perdano l’olio in eccesso, che scenderà sul fondo della ciotola e non rimarrà a contatto con il fritto, questo aiuterà a ottenere una frittura più asciutta.
Solo in un secondo momento trasferiscili su carta assorbente.
Premettendo che non si resiste a mangiarli già mentre vengono fritti, i sciusc’ venafrani ricetta tradizionale di fine anno sono buonissimi caldi, tiepidi o scaldati nel forno o, meglio ancora, nel camino, su una grata.
Che ne pensi di queste altre ricette di Natale?
Riccio di pandoro alla crema zabaione
Conservazione
I sciusc’ si conservano fino a tre, quattro giorni, ma consiglio di scaldarli prima di mangiarli, per riacquistare morbidezza.
Si possono anche congelare, e mangiare, dopo averli scongelati e scaldati.
Dosi variate per porzioni
Ciao,
Quanto lievito di birra occorre per preparare i sciusci?
Un cubetto intero?
Sì, un cubetto intero … ho corretto anche la ricetta. Grazie e buone feste