Perchè li ho chiamati pizzicotti di tacchino? Boh, per chiamarle polpette erano irregolari e un poco “strane”, diamo libero sfogo alla fantasia, anche a quella verbale! 🙂 In realtà la novità di questo piatto non è tanto la forma – che ricorda un po’ i brutti ma buoni – bensì l’impanatura, croccantissima e saporita che contrasta benissimo con il sapore delicato e morbido del composto di tacchino. Ora, adorando qualunque tipo di polpetta di ogni foggia, tipo e consistenza, non potevo esimermi dal raccontarveli perchè erano davvero speciali, vorrà dire che entreranno nella mia “collezione” , anche se non scriverò mai un libro sulle polpette perchè qualcuno lo ha già fatto.. mangiamole va’!
- Preparazione: 5 Minuti
- Cottura: 7/8 Minuti
- Difficoltà: Molto facile
- Porzioni: 12 pezzi
- Costo: Molto economico
Ingredienti
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400 g macinato di tacchino
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1 Uovo
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3 cucchiai parmigiano
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2 cucchiai Formaggio fresco spalmabile
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qb Noce moscata
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qb Sale
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qb timo
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qb farina di mais per polenta (anche precotta)
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qb Semi misti (lino, sesamo, lino, ecc)
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qb Olio di semi di girasole
Preparazione
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Mescolare il una ciotola il macinato di tacchino, l’uovo, i due formaggi, il timo e un pizzico di noce moscata. Salare appena e ottenere un impasto omogeneo.
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Mescolare in un piatto fondo 3/4 di farina di mais e 1/3 di semi misti ( si, quelli per panificazione), con l’impasto formare delle palline e rotolarle nella miscela di semi e farina. Dare una forma irregolare (tipo brutti ma buoni) e friggere in olio di semi di girasole. Gustare caldi, come secondo piatto o anche come finger-food realizzandoli magari più piccoli. Buon appetito!
Note
Quindi che si fa… pizzichiamo?