L’ho voluto chiamare semplicemente così, fischiotti e costicine, mi “suonava bene” questa espressione semi-dialettale, ma questo piatto – antica memoria di famiglia – è veramente una goduria e quindi “traduco” quest’insolito titolo. In Toscana i “fischiotti” sono i rigatoni, o le mezze maniche, chiamate così perchè quasi “fischiano” se ci si soffia o se ne aspira il sughetto imprigionato all’interno. Le costicine sono invece qualla che qui chiamano rosticciana, ma la parte finale, quella più piccola e carnosa. Insomma un connubio estremamnete goloso, nato però – almeno in casa mia – come ricetta di riciclo. Quando infatti si faceva il barbecue, e mio padre ne preparava sempre in abbondanza, era solito far ricuocere le costicine nel sugo – una cottura lunga fin quando la carne non si staccava dall’osso – e condirci la pasta. Immaginate la goduria? No, non credo se non l’avete mai assaggiata. Bhè, basti dirvi che io non aspetto il barbecue, ma le cuocio appositamente in forno o sulla griglia per poi prepararlo. E con questo ho detto tutto. Quindi avanti tutta e preparate le papille gustative.
- Preparazione: 20 Minuti
- Cottura: 20 Minuti
- Difficoltà: Molto facile
- Porzioni: 4
- Costo: Molto economico
Ingredienti
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700 g costine di maiale
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qb pepe nero
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400 g Rigatoni (o mezze maniche)
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1 gambo di sedano
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1 cipolla
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1 carota
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700 ml passata rustica
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qb sale e pepe
Preparazione
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Iniziamo cuocendo le costine. Io generalmente le metto in forno per praticità, ma nulla vieta di cuocerle alla griglia o su una piastra. L’importante è che prendano un bel colore dorato all’esterno e perdano gran parte del grasso, non è necessario che cuociano completamente anche all’interno, diciamo che io le lascio in forno non più di 12/15 minuti.
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Nel frattempo preparare il classico soffritto con sedano carota e cipolla ( chi lo gradisce può aggiungere anche una foglia di alloro), farlo imbiondire in poco olio evo, salare e pepare e aggiungere la passata di pomodoro. Devo dire che io preferisco preparare questo piatto in pentola a pressione, un po’ per questioni di tempo ( e di gas) ma anche perchè l’aroma viene conservato appieno e non si perde la frazione volatile.
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Aggiungere le costicine immergendole nel sugo, chiudere la pentola e calcolare dal fischio circa 20 minuti. In casseruola normale non le ho mai fatte, ma presumo ci vorrà circa un’ora. La carne deve tendere a staccarsi dall’osso.
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Cuocere la pasta al dente e trasferirla in un largo tegame. Unire il sugo e mescolare bene, quindi porre le costicine sulla sommità. Servire subito.
Note
Bhè che dire di più? Una leccornia, anche da provare su una bella polenta a dire il vero, ma così è decisamente più originale e questo tipo di pasta raccoglie questo fantastico sugo in maniera egregia. Mio padre sapeva bene come ingolosire i suoi ospiti, non è vero?