Brighelle di carnevale
Secondo me sono i dolci di carnevale più buoni in senso assoluto, basta morderli per assaporare una farcia profumata. Sono facili da fare, il punto critico è il momento della frittura, l’olio deve essere a giusta temperatura per evitare che le brighelle assorbano olio diventando così untuose e pesanti, oppure se l’olio è troppo caldo potrebbero bruciare esternamente rimanendo crude nella parte interna.
Ingredienti
250ml d’acqua
200g di farina
50g di margarina
5 uova medie
1 cucchiaio di zucchero
la punta di un cucchiaino di lievito per dolci
sale
vanillina
crema chantilly o crema pasticcera
Mettere a bollire in una pentola l’acqua, la margarina, lo zucchero e il sale.
Quando l’acqua bolle e la margarina è completamente sciolta, aggiungete la farina tutta insieme e la vanillina. Mescolare continuamente e fare cuocere fino che l’impasto non stacca dal fondo della pentola.
A questo punto togliere dal fuoco e unite le uova aggiungendone una alla volta mescolando con un mestolo di legno. Aggiunto l’ultimo uovo unire, il lievito per dolci e mescolate energicamente fino a che le uova non sono perfettamente assorbite
Trucco per ottenere brighelle perfette
Prendere un foglio di carta da forno, della dimensione della padella che userete per friggere, ungerlo con un pò di margarina.
Con un sac a poche con beccuccio medio rigato, spremere un pò di impasto, avendo l’accortezza di non superare il diametro della vostra padella, fatto questo prendete la carta per gli angoli e capovolgetela sopra l’olio, che deve essere alla temperatura di circa 170°.
Se non disponete di un termometro, fare la prova mettendo un poco di pasta nell’olio, se viene subito in superficie e frigge abbondantemente la temperatura è giusta.
Dopo pochi attimi le brighelle si staccheranno dalla carta, friggetele da entrambi i lati, quindi fatele scolare sulla carta assorbenteo carta gialla
Farcire le brighelle, prima che si raffreddino del tutto con come preferite: crema pasticcerea, chatilly e rotolatele nello zucchero semolato.
Buonissime, da leccarsi le dita…