insalata estiva con ricotta e pane carasau
Questo ottimo prodotto sardo si presta a molteplici e gustose ricette.
Ma essendo estate in questa ricetta sarò affiancato ad una profumatissima ricotta vaccina .
Attrezzi :
- una ciotola capiente,piatto , padella indifferentemente serve per il condimento pane carasau
- un pennello di silicone per spennellare l’acqua sul pane carasau
- pellicola o alluminio
- tagliere e coltello ben affilati
- forchetta
Ingredienti per l’ insalata estiva ricotta e pane carasau
- 4 fogli di pane carasau
- 12 pomodorini pachino ben maturi
- peperoncino fresco (se non lo avete alcuni pezzetti di peperoncino secco)
- origano a piacere
- una confezione di ricotta vaccina
- olio extravergine d’oliva
- un bicchiere d’acqua fresca
- sale q.b.
Esecuzione :
- Preparate il condimento : versate nella ciotola /piatto 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva.Aggiungete un pizzico di origano ,sale .
- Tagliate il peperoncino sottilmente e levate i semini.Ponetelo nel’emulsione di olio extravergine d’oliva.
- Prendete i fogli di pane carasau ,ed aiutandovi con un pennello , inumiditeli con un po di acqua . Dovranno ammorbidirsi leggermente in modo da riuscire a spezzettarli e dividerli in altrettante parti .
- mettete i fogli ammorbiditi nell’emulsione di olio , origano,sale e peperoncino. Rigirateli un paio di volte in modo che il condimento venga assorbito dal pane.Poi fateli insaporire del tutto coprendo la ciotola con carta alluminio o pellicola.fate riposare il pane carasau per una decina di minuti
- Lavate e asciugate i pomodorini .Tagliateli a spicchi .
- Inpiattate mettendo i fogli di pane carasau , i pomodorini (senza olio ,ci penserà il condimento all’olio extravergine ad insaporirli ) ed infine aggiungete alcuni fiocchi di ricotta sbriciolata .Aggiungete l’emulsione rimasta nella ciotola.
Curiosità : il pane sardo carasau viene anche chiamato carta musica .Gli ingredienti base sono lievito, sale, acqua e farina di grano duro.I due tipi principali di impasto sono: uno a base di fior di farina di grano duro, più pregiato e quindi consumato dalle famiglie più agiate; l’altro, a base di farina d’orzo o cruschello, di colore scuro, consumato dai meno abbienti.