Crostata al cioccolato di Ernst Knam

torta

Ingredienti:

per una teglia di diametro 22 cm

Frolla al cacao:

280 g di farina 00
20 g di cacao amaro in polvere
150 g di burro leggermente ammorbidito
150 g di zucchero
1 uovo
vaniglia
10 g di lievito per dolci

Crema pasticcera:

250 ml di latte
2 tuorli
40 g di zucchero
20 g di farina
semi di una bacca di vaniglia (mezza basta e avanza)

Ganache:

200 g di cioccolato fondente (io al 74% di cacao)

125 ml di panna liquida

Preparazione:

preparare la frolla, nella maniera classica, avvolgerla nella pellicola e far riposare in frigo 3-4 ore;
preparare la crema pasticcera: sbattere i tuorli con lo zucchero, unire i semini di vaniglia, la farina, stemperare col latte caldo eliminando eventuali grumi, portare a cottura sul fuoco, mescolando continuamente, quindi coprire di pellicola a contatto con la crema e lasciar raffreddare;
mettere la panna a scaldare e quando ha quasi raggiunto l’ebollizione spegnere il fuoco e unire il cioccolato fondente tritato, mescolando per farlo sciogliere;
unire la ganache alla crema pasticcera (consiglio: mescolate prima la crema a mano con una frustina, quindi unitele la ganache, per evitare che si formino grumi);
imburrare una teglia (nel mio caso a cerniera; non ho messo la farina per consentire ai bordi di pasta di star su bene… aderendo bene ai lati della teglia) e scaldare il forno a 180°C;
stendere circa 3/4 dell’impasto ad uno spessore di 5 mm scarsi (in cottura cresce un po’ e si rischia di avere uno strato troppo spesso, ma forse è un gusto mio personale…), e foderare fondo e bordo della teglia con l’impasto;
versare la crema all’interno, quindi ritagliare l’eccesso di pasta che “sporge” da sopra la farcitura;
reimpastare i ritagli con la pasta tenuta da parte, e stenderla nuovamente, quindi ritagliare delle strisce da disporre a piacere sulla farcitura, per decorare la crostata (NB: vi avanzerà della pasta da usare per farci qualche biscottino);
cuocere per 40 minuti circa (io 50);
lasciar raffreddare benissimo prima di tagliarla (meglio farla la sera per il giorno seguente).

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