Piadina fatta in casa
La piadina fatta in casa è ottima per essere farcita con prosciutto, salame, formaggi freschi, verdure alla griglia, rucola e pomodorini.
Mangiata appena fatta e ancora tiepida è veramente buonissima.
600 grammi di farina 00 | |
300 millilitri di acqua tiepida | |
10 grammi di sale | |
4 cucchiai di olio extra vergine d’oliva |
Come fare la piadina fatta in casa:
- Per preparare la piadina mettete in una ciotola della planetaria la farina, aggiungete l’acqua e l’olio di extra vergine d’oliva ed infine il sale. Impastate per circa 20 minuti fino ad amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenere un panetto morbido e non appiccicoso. Mettete il panetto in una ciotola o sulla spianatoia e copritelo con un panno e lasciatelo riposare per circa 30 minuti.
- Trascorso il tempo dividete il panetto in tante pagnotte da circa 60 grammi (ne verranno 15 o 16)
e poi, aiutandovi con il mattarello stendetele formando un disco di circa 16-18 cm di diametro.
- Fate scaldare una padella antiaderente e quando è ben calda delicatamente adagiateci la prima piadina fatta in casa. Quando cominciano a formarsi le bolle in superficie girate la piadina con molta attenzione e, se necessario, forate le bolle con i rebbi di una forchetta. Mettete in pila l’una sull’altra tutte le piadine così che si mantengano calde per essere farcite.
Le piadine fatte in casa possono essere anche congelate non appena si saranno ben raffreddate, in sacchetti di plastica.
Origini della piadina
Diverse sono le ipotesi sull’origine della piadina e sulla sua forma e impasto originale. Fin dagli antichi Romani ci sono tracce di questa forma di pane. La prima testimonianza scritta della piadina risale all’anno 1371. Nella Descriptio Romandiolae, il cardinal legato Anglico de Grimoard, ne fissa per la prima volta la ricetta: “Si fa con farina di grano intrisa d’acqua e condita con sale. Si può impastare anche con il latte e condire con un po’ di strutto”. I prodromi dell’odierna piada possono essere individuati anche in una focaccia a base di farina di ghianda ed altre farine povere in uso in tempi antichi nel territorio del Montefeltro.
Mmmm…sono una piadinara verace…questa ricetta e le foto nonnrendono merito alla nostra piadina…innanzitutto nell’impasto tradizionale non ci va assolutamente l’olio, ma lo strutto…sennò non è la piada!!! Poi c’è chi ci mette il latte, il bicarbonato o il lievito…ma ragazzi la vera piada è fatta con acqua strutto farina e sale…e stop!!!! Quella della foto sembra più un pane carasau
ciao, quando ho voluto provare a fare la piadina ho guardato diverse ricette e ne ho trovate alcune che utilizzavano olio al posto dello strutto. Ho quindi optato per questa ricetta. Certo il risultato è differenze dalla piadina che ho mangiato in vacanza in Romagna ma è stata molto apprezzata. Se manca lo strutto non si può chiamare piadina? Questo non lo so e non volevo certo “offendere” la piadina ma, visto che anche a me piace, volevo provare a fare una versione “casalinga” che poteva avvicinarsi.