Pizza Spaccanapoli

Pizza Spaccanapoli

Andate a Napoli in vacanza e non provate la Pizza Spaccanapoli? Non ci credo!!!

E’ una squisitezza unica che solo questa città può sfornare…bisogna ammetterlo, i napoletani sono un popolo di inventori!

Pizza Spaccanapoli
Pizza Spaccanapoli
Pizza Spaccanapoli
Pizza Spaccanapoli

In effetti cambia solo la forma e il tempo di cottura, l’impasto è lo stesso e gli ingredienti sono secondo il vostro gusto. E’ come gustare tre pizze in una ma senza mischiare i sapori come in una capricciosa e a noi per questo è piaciuta tantissimo, ci piace assaporare ogni gusto separatamente ma lascio a voi la scelta.

A proposito sapete cosa significa Spaccanapoli? C’è una strada che viene  chiamata così perchè vista dal belvedere di San Martino sembra tagliare in due la città partendo dai Quartieri Spagnoli fino a Forcella ed è l’anima del centro storico di Napoli. Non vi viene voglia di andare a vedere?

A me invece viene voglia di impastare!

Vediamo insieme gli ingredienti della

Pizza Spaccanapoli?

Per l’impasto:

  • 300 g Farina Nuvola Caputo
  • 300g Farina Pizzeria Caputo
  • 350-380 ml acqua fresca
  • 100 g. di pasta madre (o 5 g. di lievito di birra, 70 g di farina e 30 ml di acqua)
  • 13 g di sale

Per il ripieno:

  • Friarielli o cime di rapa
  • Provola
  • salsiccia fresca rosolata
  • Pomodoro pelato, io ho usato i pomodorini del piennolo del vesuvio
  • Una scamorza bianca
  • Sale
  • Olio evo qb
  • Due spicchi d’aglio
  • Peperoncino piccante a piacere
  • Un tartufo nero
  • Un ciuffo di basilico

Ed ora seguitemi nella preparazione della

Pizza Spaccanapoli

Per chi usa la pasta madre la rinfreschi verso le 12 con lo stesso peso di farina e la metà del suo peso di acqua, ne prenda 100 g e la faccia lievitare in un barattolo di vetro coperto ma non ermeticamente, appoggiando solo il coperchio, in un posto tiepido sui 26° al massimo.

Per chi usa il lievito di birra lo impasti alle 14,30 circa con la farina e l’acqua prevista e faccia lievitare lo stesso in un barattolo di vetro  coperto ma non ermeticamente sempre sui 26°

Impastiamo verso le 16 o in planetaria o a mano, io spesso uso il metodo senza impasto che vedremo oggi. Inizio il venerdì pomeriggio per gustare la pizza il sabato a pranzo o a cena.

  1. Versate in una ciotola le farine setacciate insieme, (in mancanza della Caputo potete anche usare 400g di farina0 sui 230W eurospin e 200 g di manitoba).
  2. Spezzettate il lievito in metà dell’acqua prevista in ricetta e fatelo sciogliere.
  3. Versatelo al centro della farina e cominciate a versare l’altra acqua poca per volta mescolando col cucchiaio, otterrete un impasto sbriciolato senza farina asciutta sul fondo.
  4. Coprite con un canovaccio pulito e fate riposare per almeno un’ora. Questo processo si chiama autolisi.
  5. Riprendete l’impasto che ora si presenterà un po’ appiccicoso e cominciate a fare delle pieghe prendendo l’impasto dal bordo e portandolo al centro tutt’intorno fino a formare una pallina.
  6. Lasciate riposare 20′ e rifate il procedimento delle pieghe. Si è formata la maglia glutinica, ora l’impasto è bello liscio e omogeneo e elastico. Impastatelo un po’ a mano sbattendolo sulla spianatoia. Poi chiudetelo in una ciotola e mettetelo a lievitare in un posto tiepido sempre sui 26° fino a sera.
  7. Dopo circa 3 o 4 ore versate di nuovo l’impasto sulla spianatoia spolverata di farina e dividetelo in 4 pezzi (staglio) che arrotonderete con la chiusura sotto, (pirlatura) e deponete i panetti in ciotoline grandi il doppio del panetto  chiuse col loro coperchio tenendo presente che lieviteranno.
  8. Mettete le ciotoline in frigo per la notte.
  9. La mattina dopo lasciatele a temperatura ambiente e per ora di pranzo saranno pronte per il forno. Se le  volete per cena tirate fuori dal frigo le ciotoline a ora di pranzo così avranno il tempo di completare la lievitazione. I panetti impastati col lievito di birra naturalmente lieviteranno prima, per cui regolatevi coi tempi.
  10. Preparate i ripieni, tritate la provola e la scamorza, spellate la salsiccia, sbriciolatela e rosolatela in padella con uno spicchio d’aglio che poi eliminerete e un filino d’olio. Scottate i friarielli, ben puliti, in acqua bollente per qualche minuto e poi ripassateli in padella in aglio olio e peperoncino.
  11. Schiacciare i pelati a mano senza frullare affinchè la polpa rimanga soda a pezzettini e salate. Ora è tutto pronto.
  12. Accendete il fornetto per pizza express al massimo per almeno 20′ oppure il forno di casa con pietra refrattaria poggiata sulla griglia al secondo ripiano sotto il grill, fatela riscaldare molto bene.
  13. Stendete il panetto sulla spianatoia infarinata stavolta senza lasciare alto il cornicione, quindi schiacciate sottilmente anche il contorno. Seguite le foto distribuendo i due ripieni lateralmente, coprite i lembi di impasto premendo bene e al centro disponete un altro ripieno ancora. Io da un lato ho messo cime di rapa e provola e dall’altro margherita con pomodoro, un filo d’olio e scamorza mentre al centro solo scamorza e in uscita il tartufo. Voi farcite pure a vostro gusto e fantasia.

Pizza Spaccanapoli

Ed ora ecco una pizza alternativa…il cestino di pizza

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