Castagnole allo Strega. Leonardo Di Carlo ha colpito ancora, dopo la veneziana e la ciambella ecco le castagnole al rum… pardon allo Strega…si frigge!!! …stavolta non c’è scampo…Siete pronti?
Non sono un’amante delle fritture, ve ne sarete accorti miei cari lettori ma mi ha fatto venire voglia la mia amica Vanessa Girotto e così eccole qui le mie castagnole.
Rivisitate naturalmente, perchè lo Strega nei dolci è il mio liquore preferito e posso assicurarvi che se le prova Leonardo modifica la ricetta!!!
Castagnole allo Strega
Sapete perchè questi dolcetti si chiamano castagnole? Perchè hanno la forma di piccole castagne e viene spesso fatta anche un’incisione sopra come sulle caldarroste, ma comunque sia sono così buone che non si fa in tempo a friggere e spolverizzarle di zucchero che spariscono…ancora bollenti!!!
Ma vogliamo vedere come si fanno?
Ingredienti:500 gr. di farina00
5 gr. di lievito pane degli angeli
92 gr. di zucchero
3 gr. di sale rosa
3 gr. di buccia d’arancia essiccata e frullata (la ricetta prevede buccia di limone grattugiata finemente)
125 gr. di burro chiarificato(la ricetta prevede il burro normale)
semini di un baccello di vaniglia(li ho omessi perchè lo Strega ha già un suo sapore ben definito)
150 gr. di uova(circa tre)
25 gr. di liquore Strega(la ricetta prevede il rum)
zucchero di canna qb
Procedimento:
Per la buona riuscita di queste deliziose castagnole bisogna impastare tutti gli ingredienti insieme, l’impasto si presenterà morbido ma non appiccicoso, tipo l’impasto degli gnocchi, bello sodo. Farlo riposare per circa un’ora a temperatura ambiente chiuso in una ciotola di plastica per alimenti. Poi formare degli gnocchetti di non più di due centimetri e arrotondarli fra le mani e praticare al centro un’incisione così in cottura si apriranno e lasciarli in attesa mentre si preparano tutti gli altri.
Friggere in abbondante olio di arachidi alla temperatura di 170° in una padella coi bordi alti fino a doratura girandole più volte. Farle sgocciolare su carta assorbente per eliminare l’eccesso di olio e rotolarle ancora calde nello zucchero così rimane ben attaccato.
Io a dire il vero mi sono ustionata per rotolarle ancora bollenti ma lo zucchero si è rifiutato di attaccarsi…
Che dire?
…Con la bocca piena non posso parlare…fateleeeeeeeeeee
Bravissima Maria!!! Pensa che invece io lo Strega lo odio!!! L’ho provato una volta in un dolce e poi ho regalato la bottiglia…
ahahahah a saperlo la regalavi a me… 🙂