Babà

Babà. Pur avendo origini ”straniere” il babà ormai è un dolce della tradizione napoletana quindi lo considero una ricetta regionale, ho scelto la ricetta di Rosaria Rubino, pubblicata sul forum Coquinaria e la bagna della nostra cookablogger Reginè.

20150116_134533

 

Babà

‘O babbà è semplicemente delizioso, l’unica variante che ho fatto alla ricetta naturalmente è che ho convertito il lievito di birra con la pasta madre, quindi chi non l’avesse lo può tranquillamente fare con un cubetto di lievito.

 

Ingredienti:

250 gr.di manitoba Lo Conte

100 gr. di pasta madre (oppure un cubetto di lievito di birra)

75 gr. di burro

75 gr. di zucchero

400 gr. di uova intere (pesate col guscio)

5 gr, di sale rosa

Bagna

750 ml. di acqua

325 gr. di zucchero

buccia di 2 limoni enormi non trattati

un bicchiere di rum e un po’ di  strega

per la decorazione:

250 gr. di Crema di latte

due cucchiai di zucchero

vaniglia

cioccolato fondente in scaglie

 

Procedimento:

Per fare questo dolce ho usato l’impastatrice perchè va lavorato tanto, solo così si può ottenere un ottimo risultato; per tutto il tempo ho impastato con la foglia.

Ho sbattuto 3 uova con lo zucchero, ho versato nell’impastatrice azionando al minimo e unito la pasta madre rinfrescata e lievitata spezzettandola, (oppure il cubetto di lievito di birra sbriciolato) aumentando a 1 la velocità. Dopo qualche minuto ho unito quasi tutta la farina e il burro a pezzetti aggiungendo ancora un po’ di uova sbattute ( 3 cucchiai) e aumentando a 3 la velocità.

Ho fatto incordare così che l’impasto da cremoso è diventato elastico  e poi ho unito ancora uova a cucchiaiate, in questa fase l’impasto perde di nuovo corda diventando molle ma continuando a lavorarlo a velocità 3 e 4 si riprende staccandosi dalle pareti della ciotola, ho continuato a unire le uova sbattute sempre un cucchiaio per volta aspettando che si assorbissero prima di unirne altre e unito il sale. Ho fermato varie volte la macchina per scaravoltare l’impasto, provare l’elasticità e farlo riposare un attimo, questo serve a sviluppare meglio il glutine. Da questo momento ho contato 20′ lavorando a velocità 2 finchè l’impasto si è ben incordato e ha fatto il velo diventando molto elastico. Quando ha pulito la ciotola ed è bello lucido e gonfio e si allunga senza spezzarsi è pronto.

20150113_230923 L’ho lasciato nella ciotola dell’impastatrice coperto da un piatto a lievitare tutta la notte, deve raddoppiare. (naturalmente se avete usato il ldb lieviterà prima, quindi occhio…)

Il giorno dopo l’ho sgonfiato e fatto lievitare ancora un po’ mentre ho imburrato abbondantemente gli stampi, ho ‘mozzato’ l’impasto un po’ come si fa con le mozzarelle riempendo meno della metà gli stampi, il peso è di 40-50 gr. ognuno e li ho messi a lievitare in cucina senza calore. Quando hanno raggiunto e superato al centro il bordo come per il panettone ho infornato.

Forno preriscaldato a 200° e abbassato in entrata a 190°, il mio è lento, voi regolatevi se è più potente abbassate a 180° per circa 15′ -20′ fino a doratura.

 Procedimento della bagna di Reginè:

La sera in cui ho impastato ho messo in una casseruola l’acqua, lo zucchero e le bucce di limone, solo la parte gialla e fatto bollire per mezz’ora, ho spento e quando si è intiepidito ho unito il rum e lo Strega. In questo modo la bagna si è insaporita molto e non aspetta altro che i miei babà vi si tuffino…il profumino è invitante!

Dopo averli inzuppati li ho capovolti e lasciati un po’ a testa in giù per bagnare bene il capoccione e poi li ho premuti un po’ per eliminare l’eccesso di bagna e infine li ho tagliati e farciti con la crema di latte montata con un po’ di vaniglia in polvere e zucchero e il cioccolato in scaglie e una spruzzata di rum e strega.

Non ho commenti per questa delizia…lascio parlare le foto e voi …se li proverete…

20150115_143123

20150116_134521

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.