Totani ripieni su riduzione di Serprino Vigna Ròda

Vigna Ròda e Vo’ perché
Ci sono posti che meritano la nostra attenzione. E Vo’ (ricòrdatelo: senza l’estensione “Euganeo” e rigorosamente con l’apostrofo) non mi rimane certo in mente per il fatto di essere uno dei tre Comuni italiani con il nome più corto. E se pensi che sto andando nella direzione che tutti sappiamo, ti sbagli. E’ un pregio, il mio, che ho sviluppato negli ultimi anni. E’ simile alla sindrome di Pollyanna: indirizzo il mio punto di vista verso la positività.

Quindi Vo’, avvolto dal Parco Regionale dei Colli Euganei, è sì un piccolo Comune di nome e di fatto, ma vanta una notevole produzione vitivinicola. Ed essendo io una grande amante ed apprezzatrice del buon vino, ho piazzato sulla mia cartina geografica una bandierina con DOCG e DOC in bellavista a ricordarmi che prima o poi devo farmi un week end di degustazioni nelle numerosissime cantine presenti. Tra le quali Vigna Ròda.

Il contest
Poi è arrivata la mia amica blogger Erica che con il suo blog Sapori & DiSSapori ha ideato un contest, sponsorizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Euganei, per ridare slancio a questo fantastico territorio raccontando le sue cantine e i loro vini attraverso una ricetta.

Il contest coinvolge 24 cantine che hanno messo a disposizione i propri vini, lo Chef Andrea Valentinetti del ristorante Radici di Padova (https://www.radicirestaurant.it), Claudia Baldin, guida turistica autorizzata del Territorio Euganeo e responsabile del Parco Letterario Francesco Petrarca, Stefania Casali, fotografa specializzata nel Food e Piero Babudro professionista della comunicazione e Lisa Chilese, Responsabile Promozioni Consorzio Vini Colli Euganei. Media partner: Associazione Italiana Foodblogger AIFB.

Conosci i Colli Euganei?
Prima di iniziare a parlarti di questa esperienza, devi sapere che i Colli Euganei sono, dal punto di vista vitivinicolo, una vera fortuna per la provincia e noti fin dall’antichità per le particolari caratteristiche geologiche del suolo. Le colline che li compongono hanno una derivazione diversa: alcune sono colata lavica fuoriuscita da un cono vulcanico, altre, invece, sono sollevamenti del suolo calcareo marino spinto dal magma sottostante.

I colli sono dunque caratterizzati da terreni che consentono più coltivazioni di vitigni differenti. I soci del Consorzio sono tantissimi e per una degustazione c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Io sono stata abbinata a una cantina e subito contattata dalla proprietà che si è dimostrata gentile e generosa spedendomi più prodotti…

Vigna Ròda
Ed eccomi qui a raccontarti di Vigna Ròda, azienda vitivinicola della famiglia Strazzacappa, oggi guidata da Gianni e dalla moglie Elena. Cancella tutto ciò che hai sentito e letto negli ultimi mesi, rilassati, sentiti leggero e spensierato e immaginati tra i vigneti di Vo’ mentre passeggi, guardandoti intorno, verso la cantina.

La densità di ceppi è notevole: questo crea competizione tra le piante. Significa che produrranno meno grappoli: la situazione ideale per avere la maggiore qualità dell’uva. A questo terroir si adattano diverse varietà di vite, alcune autoctone, come il Moscato Giallo e il Serprino, alcune internazionali quali Merlot, Cabernet e Chardonnay.

Tradizione e tecnologia sono i due sostantivi che meglio descrivono la cantina che, conservando il meglio del passato, si rinnova costantemente alla ricerca di tecnologie non impattanti che migliorino la qualità della produzione. (“E’ l’identità che ci fa sentire forti anche nell’innovare per trasmettere ai nostri figli un altro piccolo pezzo di storia”).

Dietro ad ogni prodotto ci sono studio, ricerca e tanta passione. Così tanta che la senti mentre degusti il loro vino. Ti piace questa passeggiata? Procedi lentamente e goditi tutto perchè fra un po’ arriviamo in cantina. Non ora. Fra poco. Intanto i colori che ti circondano sono spettacolari in ogni stagione e, a prescindere dalle condizioni climatiche, non puoi fare a meno di fermarti e allungare una mano.

Il Serprino di Vigna Ròda
Mentre stacchi un grappolo (si ti ho visto…) ne approfitto per dirti che quello che hai appena raccolto viene da una vitigno che nei Colli Euganei si chiama Serprino (Glera altrove ma qui, per noi è Serprino). Uno dei miei preferiti perchè è un vino frizzante, versatile e morbido.

Se non l’hai mai provato devi: il processo di vinificazione consente di mantenere intatti gli aromi: pertanto te lo ricorderai per i sentori di mela golden, ananas e banana. Non appena lo stappi e lo versi “sprizza gioia” e ti fa venire voglia di fare festa. 8/10° è la temperatura ideale di servizio e va bene come aperitivo o abbinato a piatti di pesce o, ancora, a piatti delicati. Mi hanno chiesto di definirlo con 5 aggettivi.

Il Serprino di Vigna Ròda in 5 aggettivi
Ho scelto volutamente, pur essendo sommelier, 5 aggettivi non utilizzati dalla categoria, perchè voglio trasmetterti il mio stato d’animo a prescindere da quello che ho imparato nei vari corsi che ho seguito:
– spensierato
– versatile
– fresco
– allegro
– conviviale

E sarebbe fantastico se anche tu abbinassi questi aggettivi non solo al vino ma anche al territorio, per fugare ogni altro pensiero ad esso associato.

Intanto, chiacchierando, siamo arrivati in cantina. E l’imbarazzo della scelta prenderà il sopravvento. Vedrai! Perché Vigna Ròda offre una varietà incredibile di prodotti oltre alla DOCG e alle DOC. Bisogna ritornare lo sai? Un passaggio non basta per conoscerla tutta e degustare i suoi vini. Tu parti con le degustazioni, io mi concentro sul vino che ho scelto e sulla ricetta che non solo abbinerò ma che lo vedrà tra gli ingredienti.

La ricetta: totani ripieni su riduzione di Serprino
Una ricetta di pesce. E per la prima volta sperimento una riduzione di Serprino. Il risultato ci è piaciuto. E scrivo “ci”, perchè abbiamo organizzato un romantico pranzetto a bordo piscina. Giornata di sole perfetta. Un piatto a base di pesce delicatissimo e un Serprino Vigna Ròda che è durato giusto il tempo di mangiare (per fortuna la cantina mi ha mandato altre bottiglie!). Vediamo insieme come l’ho realizzata.

Sponsorizzato da Vigna Ròda

Vigna Ròda
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione30 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni2 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti per i totani

  • 4totani
  • 1peperone rosso
  • 1peperone giallo
  • 1peperone verde
  • 20fagiolini
  • 4gamberi + 2 per guarnire
  • 1carota
  • olio extravergine d’oliva
  • sale
  • pepe

Ingredienti per la riduzione

Preparazione

  1. Vigna Ròda

    Pulisci i totani mettendo da parte i tentacoli e togliendo la penna di cartilagine. Sciacqua ed elimina le interiora e gli occhi.

  2. Pulisci i gamberi eliminando la testa e il carapace. Togli l’intestino.

  3. Pulisci peperoni e carota e riducili a striscioline. Pulisci anche i fagiolini e cucina il tutto a vapore. Aggiusta di sale e pepe.

  4. Riempi ciascun totano inserendo prima un gambero e a seguire le striscioline di peperoni e qualche fagiolino.

  5. Vigna Ròda

    Salta due gamberi in padella con un filo d’olio e tagliali a fettine. Mettili da parte. Taglia a cubetti la verdura rimasta che non hai inserito nei totani.

  6. Olia una padella, metti i totani e cucina a fuoco basso, sfuma con il vino bianco.

  7. Dopo cinque minuti girali delicatamente e aggiungi anche i tentacoli messi da parte. Aggiusta di sale e pepe e cucina per altri 10 minuti.

  8. Nel frattempo prepara la riduzione. Trita grossolanamente il basilico. Sciogli il burro in padella, aggiungi la farina e il basilico tritato e mescola bene aiutandoti con una frusta, aggiungi infine i due bicchieri di vino. Prosegui con la cottura mescolando con la frusta fino ad ottenede una crema piuttosto densa.

  9. Distribuisci su ciascun piatto la riduzione, aggiungi il totano e i tentacoli e guarnisci con le fettine di gambero e le verdure rimaste.

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