Buonissimo il taleggio. Il riso ne esalta ancora di più il sapore. Questo risotto è facilissimo da fare! Un salva cena quando avete poca fantasia e…un po’ di taleggio in frigorifero!
INGREDIENTI per due persone
160 gr di riso Carnaroli
100 gr di taleggio
1 cipolla
sale
pepe
olio
1 cucchiaio di burro
1 bicchiere di vino bianco
brodo vegetale
PROCEDIMENTO
Per il risotto uso una pentola bassa e larga.
Faccio imbiondire cipolla tritata nell’olio.
Aggiungo il riso e lo faccio tostare. La tostatura la eseguo a fuoco vivace, tra i 40 secondi e il minuto. Aggiungo durante la tostatura sale e pepe, perché è l’unico momento in cui si riesce a dare gusto. Poi sfumo con vino bianco, secco, scelgo un prodotto non aromatico.
Aggiungo il brodo vegetale fino a coprire il riso e ne aggiungerò ogni volta che si asciuga. Personalmente cerco di evitare di girarlo troppo. A due minuti dalla fine della cottura aggiungo il taleggio tagliato a cubetti. Mescolo e lo faccio sciogliere bene.
Una volta cotto (dai 18 ai 20 minuti circa) lo lascio riposare per trenta secondi fuori dal fuoco. Poi lo manteco con burro freddo da frigo.
#CHEVINOABBINO
Collio Sauvignon
Il Consorzio di Tutela del taleggio ci racconta che “Il Taleggio è un formaggio di origini antichissime, forse anteriori al X secolo. Documenti risalenti al 1200 fanno riferimento ai commerci e agli scambi di cui era oggetto il Taleggio, insieme ad altri formaggi.
La zona d’origine è la Val Taleggio, da cui deriva il nome del formaggio, in provincia di Bergamo. I valligiani avendo l’esigenza di conservare il latte eccedente il consumo diretto, iniziarono a produrre del formaggio che, una volta stagionato in “grotte” o casere di vallata, poteva essere scambiato con altri prodotti o commercializzato.
Crescendo sempre più il consumo di Taleggio, la produzione si è progressivamente estesa nella pianura Padana, dove hanno cominciato ad operare molti caseifici, generalmente di piccole e medie dimensioni, i quali sono riusciti ad equilibrare la tecnologia produttiva tradizionale, mantenutasi sostanzialmente la medesima, con le innovazioni tecnologiche susseguitesi in quasi mille anni di storia.
Oggi la zona di produzione e di stagionatura del Taleggio è la Lombardia (nelle provincie di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Milano, Pavia), il Piemonte (provincia di Novara) e il Veneto (provincia di Treviso).” Se volete approfondire la storia di questo buon formaggio la trovate su taleggio.it