Questo mese su VPocket parliamo dell’eleganza del…panino!

Adoro il fatto che ci metti un’ora e mezzo per ordinare un panino (“Harry ti Presento Sally”). Una bella dichiarazione d’amore. Perché preparare un panino è un’arte e richiede una certa sensibilità. Blumirtillo (https://blog.cookaround.com/blumirtillo/), blog innamorato di chi cucina, sicuramente ha un occhio di riguardo per chi sa imbottire i panini: un’arte in costante evoluzione. Ma dove nasce il panino e per quali ragioni? Se provate a navigare in rete resterete delusi: troppe spiegazioni, molte invenzioni, poche verità. Allora scegliamo quelle che ci piacciono di più e che sembrano essere più verosimili. Partiamo da Suburra (una volta Subura). Peraltro attualissimo… pare che in via Panisperna a Roma, una volta nell’antico quartiere della Suburra, vasto e affollato, situato sulle pendici dei colli Quirinale e Viminale fino all’Esquilino, sia nata l’usanza di mangiare il pane con qualcos’altro in mezzo. E questo spiegherebbe anche l’etimologia del nome della strada, costruita con le parole panis ac perna (pane e prosciutto). Siamo in piena epoca romana e i panini al mosto e prosciutto cotto nell’acqua di fichi secchi sono molto amati, soprattutto dalle persone che vivevano le strade della città e che dovevano rinvigorirsi velocemente per tornare alle proprie attività.

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