Braciola di vitello al marsala

Braciola di vitello al marsala
Voglia di braciola e di farla in modo un po’ diverso. Oggi sono per le soluzioni pratiche e veloci. Prendete un bicchiere di Marsala (no! Non dovete berlo) e mettetevi davanti ai fornelli. Dai che si parte

INGREDIENTI per quattro persone per questa velocissima braciola di vitello al Marsala

4 braciole di vitello
farina
1 noce di burro
aceto balsamico
Sale
Pepe
Olio extravergine di oliva
1 bicchiere di Marsala

PROCEDIMENTO
Setacciate la farina su una base piana.
Infarinate le braciole schiacciandole bene sulla farina da un lato e dall’altro. Rosolate le braciole in padella con una noce di burro.
Proseguite la cottura a fuoco basso.
A metà cottura aggiungete il bicchiere di Marsala e un cucchiaino di aceto balsamico.
Aggiustate di sale e pepe e proseguite la cottura a fuoco basso finchè la carne non è ben cotta e il sugo si è addensato.

#CHEVINOABBINO
Rosso di Montalcino

braciola di vitello al marsala

Ma da dove arriva il Marsale? La sua storia è bellissima e ce la racconta stradavinomarsala.it :

“Si deve a una intuizione di un inglese John Woodhouse, la nascita a Marsala, nel 1773, del vino dolce, omonimo della città, che per primo in Sicilia, nel 1969, ha ricevuto il riconoscimento della denominazione d’origine controllata (doc).
Woodhouse era un mercante di Liverpool impegnato nel commercio delle ceneri di soda, che nel 1773 navigava lungo le coste siciliane diretto a Mazara del Vallo.
La nave, però, non raggiunse mai il noto porto siciliano perché una tempesta la costrinse a una sosta imprevista nel porto di Marsala che a quell’epoca era caratterizzata dalla presenza di numerose osterie.
Ed è proprio in una di queste che a Woodhouse venne offerto il miglior vino qui prodotto, quello che i contadini riservavano alle grandi occasioni: il perpetuum.
Woodhouse ne rimase letteralmente affascinato e subito intuì che era perfetto per essere degustato nei raffinati salotti inglesi.
La preoccupazione era che il vino si potesse alterare durante il viaggio verso l’Inghilterra.
Così decise di aggiungere al perpetuum un po’ di acquavite da vino, e ne spedì le prime 50 pipe (botti con capienza di oltre 400 litri) a Liverpool con l’intenzione di testarne l’effetto.
È così che nacque il mitico Marsala, quello che l’ammiraglio Nelson definiva «degno della mensa di qualsiasi gentiluomo» e con il quale riforniva la sua flotta.”

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