Blog in Rete: Giornalismo costruttivo Assunta Corbo

Blog in Rete: Giornalismo costruttivo Assunta Corbo

Grazie ad una lezione speciale di Blog in Rete, io, che sono solo da un anno pubblicista,  ho imparato molte cose nuove che desidero condividere non solo con chi fa il mio stesso lavoro, ma in generale con tutti. Perché, soprattutto tramite i social, oggi tutti noi che pubblichiamo/condividiamo abbiamo l’ambizione di fare informazione e spesse volte la facciamo davvero male.

Dare un’informazione ha mille risvolti, alcuni innocui, altri molto pericolosi. Spetta a noi non solo verificare la correttezza di quello che scriviamo ma, soprattutto, decidere come presentare la notizia.

Oggi ho conosciuto il giornalismo costruttivo, ho acquisito maggiore consapevolezza della mia responsabilità rispetto alla produzione di contenuti on line, ho avuto la possibilità di confrontarmi con un’esperta del settore, Assunta Corbo, che mi ha aiutata ad imparare a scrivere in modo costruttivo.

Grazie al progetto Blog in Rete e alla lezione di Assunta ho imparato:

  • che cos’è il giornalismo costruttivo
  • quali caratteristiche deve avere un giornalista che lo applica
  • come trasformare una notizia in modo costruttivo
  • come evitare inutili spettacolarizzazioni di notizie

Blog in rete: quarto incontro

E siamo già arrivati al quarto incontro. Correndo davvero. Ogni lezione impone la produzione di un certo numero di output. I tutor ti trasmettono bibliografie affascinanti e il mio kindle trabocca di libri che trovo il tempo di leggere in pausa pranzo e la sera prima di addormentarmi. Quante belle cose devo ancora imparare!

Assunta Corbo ci si presenta davanti in modo elegante, delicato. Mi dà l’idea di essere una tutor davvero empatica. In effetti è così. La ascolto rapita raccontarci le origini del giornalismo costruttivo e come dovrebbe trovare applicazione anche qui.  Parte proprio dal concetto di spettacolarizzazione della notizia, tanto amato nei social e tanto fastidioso per chi legge con un minimo di buonsenso un’informazione. Funziona da sempre e ha una grande effetto. Ma è una forma di condivisione sbagliata che può condizionare anche pesantemente il pensiero e le scelte delle persone.

La tutor ci sottolinea il concetto di “contenuti di qualità” che vengono spesso a mancare e nasce subito il primo dubbio: ma il lettore vuole davvero quello che si trova davanti tutti i giorni o, ormai, si è semplicemente abituato?

Questo il fulcro della questione. Rompiamo gli schemi e domandiamoci qual è l’intento con cui scriviamo. Siamo disposti a metterci in discussione? Ho deciso che questo “altro modo di raccontare le notizie” mi piace moltissimo. Perchè è un invito all’azione. Come dice Assunta: parla a voce bassa e intensa: aiuta a riflettere e osservare.

A questo punto penso che anche tu abbia voglia di saperne di più. Cercherò di trasferirti tutte le informazioni interessantissime che mi ha dato Assunta Corbo.

Giornalismo costruttivo

Il giornalismo costruttivo è una risposta concreta alle necessità di molti lettori di oggi. Lo stimolo, il punto di partenza è la “psicologia positiva” fondata dal prof. Martin Seligman nel 1998. Da più parti nasce il desiderio di raccontare storie secondo strategie orientate a mettere in evidenza le soluzioni (o possibili soluzioni) ai problemi emergenti, sensibilizzando e coinvolgendo il lettore tramite la promozione di un dibattito propositivo.

I giornalisti che scrivono storie in modo costruttivo hanno fatto la scelta di mettere in evidenza alcuni elementi sottolineando il senso di quanto raccontato ed evidenziando la proposta di possibili soluzioni. Un approccio decisamente distante da quello abituale ma in realtà vicinissimo a quanto richiesto dall’ordine professionale e dal codice deontologico. In pratica, oltre alle famose 5 W del giornalismo (Who, When, What, Where e Why) il giornalismo costruttivo pone una domanda chiave che trasporta il lettore verso il futuro, verso una o più alternative possibili:“What Now?” e ne aggiunge una importantissima: “How”.

Piccolo inciso: sono anni che mi lamento del fatto che si condividono solo notizie nefaste e dai risvolti potenzialmente catastrofici e che, di contro, sollecito un approccio più costruttivo. Stai a vedere che sono costruttiva inside e non lo sapevo!

Vuoi imparare a scrivere in modo costruttivo? Sii PERMAlicious:

  • Positive emotions (pensa ai benefici di quello che scrivi, a chi proverà uno stato di gratitudine, alle nuove speranze emergenti)
  • Engagement (pensa a chi ha vissuto la situazione, ha chi ci ha messo impegno, a chi potrebbe beneficiarne)
  • Relationship (pensa ad eventuali nuovi legami, dove sono stati stretti nuovi rapporti, se ci sono esempi di cooperazione
  • Meaning (qual è il significato?, Lo scopo?, Che cosa impareremo?)
  • Accomplishment (pensa a quanto ci è voluto, a che cosa si è ottenuto, a che cosa è stato realizzato e a che cosa si realizzerà)

 

Ho già voglia di iniziare a condividere seguendo questo fantastico approccio. Assunta Corbo ci ha dato parecchi stimoli. Si tratta ora di iniziare a lavorarci sopra. Io ci provo!

Chi è Assunta Corbo

Assunta è nata per fare la giornalista. Lo dice lei stessa nel suo blog ThatsGoodNewsBlog.com  sottolineando che è sempra stato il suo sogno sin da bambina. Ha collaborato con importanti testate italiane tra cui Il Sole 24 Ore, Donna Moderna, Millionaire, TTGItalia  trattando attualità, turismo, cultura. Nel 2012 con la nascita del suo blog ha iniziato ad interessarsi di Giornalismo Costruttivo.

“Da allora continuo il mio percorso di studio, approfondimento e divulgazione di un giornalismo di qualità che guarda alle soluzioni più che ai problemi”.

Assunta collabora attivamente con il gruppo LeRosa  intervistando imprenditori e professionisti che sulla base dei principi di uguaglianza, pari dignità, solidarietà e sensibilità sociale, favoriscono l’integrazione e la coesione umana, con particolare attenzione all’universo femminile. Seguo sempre con molto interesse le sue belle interviste che mi regalano grinta e voglia di fare. Non ci siamo incrociate mesi fa. Lei era in ufficio da me. Mi ha lasciato i suoi due libri:  “Diario della gratitudine” e “Dire, fare…ringraziare”. Un pensiero che tengo stretto nel cuore.

 

Questo articolo fa parte di “Bloginrete” de LeROSA, progetto di SeoSpirito Società Benefit srl, in collaborazione con &Love srl e Scoprirecosebelle, che ha come obiettivo primario ascoltare le donne, collaborare con tutti coloro che voglio rendere concrete le molteplici iniziative proposte e sorridere dei risultati ottenuti. È un progetto PER le donne, ma non precluso agli uomini, è aperto a chiunque voglia contribuire al benessere femminile e alla valorizzazione del territorio, in cui vivere meglio sotto tutti i punti di vista

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