Anno nuovo vita nuova. Ricca di buoni propositi… O no?
Le statistiche sostengono che 6 italiani su 10 a giugno hanno già dimenticato gli obiettivi del Primo dell’anno… A giugno? A noi risulta che una volta passata la Befana buona parte dei penitenti sia già tornata sulla “cattiva” strada. Non c’è niente da fare: quando si tratta di tentazioni, soprattutto gastronomiche, diventiamo tutti un po’ peccatori.
Si è concluso il 2015 e per il 2016 la maggior parte di noi ha fatto quello che fanno tutti allo scoccare della mezzanotte del nuovo anno: ha condiviso, in primis con se stesso, poi coraggiosamente con gli amici i buoni propositi per il 2016. Si chiama “impegno e coerenza”, l’ha teorizzato il mitico Robert Cialdini (autore de “Le armi della persuasione”): se lo diciamo davanti a tutti aumenta la probabilità di farlo veramente. Eh ma Cialdini non ha considerato l’infinita capacità umana di rimuovere psicologicamente tutto ciò che “stona”. è vero, dunque: il 31 dicembre alle 23.55 circa si decide che da domani si farà dieta e il 7 gennaio 2016 ad una certa ora imprecisata (tendenzialmente verso le 20) si iniziano a rimpiangere i rigogliosi banchetti con le loro seducenti lusinghe gastronomiche che hanno accompagnato le celebrazioni natalizie e di fine anno. E i buoni propositi del primo di gennaio? Falso segnale di partenza. Forse è una specie di meccanismo di difesa dell’io… sta di fatto che li abbiamo rimossi. Soprattutto quando si parla di cibo e di dieta. Perché le provocazioni gastronomiche, specialmente negli ultimi anni, sono aumentate in misura esponenziale. E far finta di niente diventa un sacrificio smisurato.
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eh già…..è difficile seguire una dieta con tutte le cose squisite che si vedono nei blog . Anche il tuo è ricco di ottimi piatti. Bel articolo Giusy !
Un saluto del blog Cucina con Claudia
Grazie Claudia un caro abbraccio!!!