Consorzio tutela vini d’Irpinia

Consorzio tutela vini d’Irpinia

 

Consorzio tutela vini d'IrpiniaII “Consorzio tutela vini d’Irpinia” è composto da circa 500 produttori di uve e aziende vitivinicole, e rappresenta il 75% dei vini prodotti e certificati in Irpinia per le denominazioni DOCG Taurasi, DOCG Fiano di Avellino, DOCG Greco di Tufo e DOC Irpinia. Il Consorzio tutela vini d’Irpinia  ha per obiettivo la tutela, la valorizzazione e la promozione dei vini dell’lrpinia. La viticoltura in Irpinia ha origini antichissime ed è stata influenzata dalle diverse dominazioni, ma soprattutto da quella greca, che ne hanno determinato il grande patrimonio viticolo ed enologico. Ancora oggi, in tutta la regione si ritrovano, vitigni antichissimi: l’Aglianico, il Piedirosso, il Greco, il Fiano, la Falanghina.

Consorzio tutela vini d’Irpinia: il territorio

A parte la millenaria tradizione vitivinicola, ci sono altri fattori che concorrono a rendere l’Irpinia una terra d’elezione per la produzione di vini: la conformazione del territorio. La caratteristica principale dell’orografia irpina, è l’attraversamento della dorsale appenninica, che divide il territorio in due versanti totalmente diversi tra loro. La parte adriatica, è caratterizzata da un clima più rigido d’inverno, meno piovoso e da estati molto calde. Ma il versante più interessante per la viticoltura, è quello tirrenico, più montuoso, climaticamente influenzato dalle correnti miti ed umide provenienti dal Tirreno, seppur mitigate dalla presenza dei Monti Picentini, ma con una buona ventilazione, temperature mediamente fresche e importanti livelli di piovosità annua.

Le altitudini sono comprese tra i 300 e 700 metri sul livello del mare, e questo consente di avere terreni ben drenati, con una buona riserva idrica, e con delle importanti escursioni termiche tra il caldo del giorno, ed il fresco notturno. I terreni sono argilloso-calcarei, ma essendo al centro di tre zone vulcaniche, il Vulture, il Vesuvio/Campi Flegrei ed i monti del Casertano, hanno beneficiato dell’attività effusiva nel corso dei millenni, accumulando strati di cenere e lapilli, che hanno dato luogo a depositi tufacei, arricchimenti in minerali e presenza di strati del suolo più sciolti, determinando un’altra peculiarità unica per una viticoltura di qualità.

Consorzio tutela vini d’Irpinia: zone di produzione

Consorzio tutela vini d'Irpinia

La zona viticola che interessa la provincia, può essere suddivisa in due principali aree. La prima si sviluppa a nord-est e rappresenta le terre dell’Aglianico e della DOCG Taurasi, le colline lungo il fiume Calore, con terreni di medio impasto, media dotazione in sostanza organica, ricchi di scheletro e sali minerali ed in alcune aree ricchi anche di argilla. La seconda si sviluppa più a ovest, ed è rappresentata dalle colline lungo il fiume Sabato, ove insistono le produzioni dei grandi bianchi a DOCG, Fiano di Avellino (lato destro) con terreni argilloso-calcarei, e talvolta sciolti e ricchi in minerali, e Greco di Tufo (lato sinistro) con terreni argilloso-calcarei, talvolta ricchi di zolfo, carbonato di magnesio o con tracce di ceneri vulcaniche.

La personalità di questa terra e dei suoi vini, è stata la forza motrice che ha portato alla costituzione del Consorzio tutela vini d’Irpinia. Nato in conformità alle norme, che regolano il funzionamento del comparto vitivinicolo, il Consorzio tutela vini d’Irpinia esprime, e rappresenta gli interessi e le competenze della filiera irpina ed è il centro di coordinamento, indirizzo e controllo competente, per la realizzazione di un’azione di tutela e promozione dei vini del territorio, efficace e di ampio respiro. Con serietà e passione, con aziende giovani accanto a quelle storiche, Il Consorzio tutela vini d’Irpinia, è l’organismo che rappresenta e dà identità unitaria alla comunità dei produttori vitivinicoli irpini.