meraviglie
mai nome fu più adatto per un dolce
la ricetta è presa dal libro non solo zucchero 2 del maestro Iginio Massari
ho passato una domenica bellissima, sono andata a prendere mia nonna per portarla da me
e le ho preparato un pranzetto così come ha sempre fatto lei con me coccolandomi col cibo
pasta fresca coi funghi, salsicce e patate, crema al cioccolato e peperoncino e infine le meraviglie
abbiamo pranzato, conversato, sfogliato i libri del maestro e discusso di pasticceria
mi meraviglia sempre come una donna di altri tempi che quest’anno compie 80 anni
conosca tante cose sul mondo della pasticceria e della cucina
eh si perchè lei era una che con la terza elementare ci metteva dieci minuti a scrivere il suo nome
ma ogni domenica apriva l’enciclopedia curcio e ci portava ogni settimana in un posto del mondo
semplicemente stando seduti a tavola, ed è così che negli anni 80 mentre i miei amici mangiavano pasta al forno e polpette
io assaggiavo anatra all’arancia e crepes susette
beh che dire la mia nonna fa delle chiacchiere eccezionali, e oggi sono stata felicissima che abbia apprezzato il mio fritto di carnevale
tanto da portarsene un sacchetto a casa
MERAVIGLIE
ATTREZZATURA
planetaria con gancio o ciotola, pellicola, spianatoia e mattarello o macchinetta per la sfoglia, coppapasta, padella, termometro e 2 forchette, vassoio, carta assorbente
INGREDIENTI
- 150gr di uova intere (circa 3 medie)
- 20gr di tuorlo (1 tuorlo)
- 5gr di sale
- 40gr di zucchero
- 25gr di panna
- 50gr di rum
- scorza grattugiata di un limone
- 500gr di farina 00
- 1 l di olio di arachide
- zucchero a velo qb
PROCEDIMENTO
mettete tutti gli ingredienti nella planetaria, o nella ciotola, e lavorate fino a formare una palla liscia e omogenea
mettete l’impasto in frigorifero avvolto nella pellicola a riposare 1 ora
stendete l’impasto allo spesso di 1 mm e con un coppa pasta rotondo fate tanti dischetti
portate l’olio a 176 gradi e immergete un dischetto alla volta
bloccate subito il dischetto sul fondo della padella aiutandovi con i manici di due forchette
la pressione dovrà essere fatta al centro tenendo le forchette quasi parallele alla padella
in modo da non forare il disco nè farlo scappare
è molto importante che lo teniate così fermo poichè la pasta col calore gonfia subito e se si dovesse creare un unico rigonfiamento
l’aria calda all’interno essendo troppa spaccherebbe la pasta facendo entrare l’olio
compromettendo la leggerezza e friabilità del prodotto
ma vedrete che dopo le prime due o tre prove vi verranno bellissime!
ecco vari esempi di rigonfiamento della pasta, quello corretto è quello in basso a destra
girate i dischetti una volta dorati, fate dorare anche l’altro lato e mettete su carta assorbente ad asciugare,
fate raffreddare bene, spolverate con zucchero a velo e buon Carnevale!!!
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Il tuo racconto mi ha davvero emozionata, mi hai portata indietro nel tempo quando anche io ero affascinata dai racconti e dalle prelibatezze preparate da mia nonna… ^_^
🙂 già non c’è nulla di più bello dei ricordi d’infanzia…
Che bello coccolarsi la nonna!!
Grazie per la ricetta con le spiegazioni dettagliate per la frittura. La provero’presto!!!
di nulla! fammi sapere quando le preparerai!
Una foto meravigliosa che fa venire veramente voglia di provare questo piccolo capolavoro! brava
grazie! c’era la luce giusta! e lo zucchero ha fatto il resto!
fantastici!!!!
grazie!!!
Fantastici!!!
grazie!!!
Ottimo ed oltre!!!! Una ricetta perfetta, una descrizione minuziosa ed una foto fantastica ed originale…complimenti
🙂 troppo carina! grazie! quando qualcosa mi appassiona più del solito mi fa piacere condividerla!
Semplicemente spettacolari!
🙂 grazie!!!
belle!
grazie!!! 🙂
Che belle e che bella la tua nonna 😀
già! è proprio bella la mia nonna!
Sarà fiera la nonna ad avere una nipotina così affettuosa!!!
Brava Marianna
ieri si è gongolata tutta quando le ho fatto leggere qualche articolo del blog <3
Marianna sono davvero stupende…complimenti!!! E bella spiegazione
grazie mamma’!!!
Meraviglie! Da provare sicuramente!
🙂 eh il maestro ha usato proprio un nome che si presta al gioco di parole!
iginio massari..un nome..una garanzia di bontà!
eh già, come darti torto!
Come al solito le tue ricette sono fantastiche … Brava Marianna
come al solito le mie amiche sono fantastiche!
Le coccole della nonna! Speciali!!!
non c’è niente di paragonabile!
10 punti a te e alla nonna! complimenti 😉
🙂 sto pensando a quando le farò leggere tutti i vostri commenti! 🙂
Bellissimo racconto e bellissima ricetta!! complimenti 😉
grazie! quando parla il cuore….
Complimenti davvero 🙂
<3 grazie
Solo una parola….magnifiche!!!
🙂 grazie!
Eh il mio Iginio… non sai da quanto aspetto che qualcuno mi regali almeno uno dei sui libri (altro che fiori, gioielli, vestiti..). Ricordo ancora che emozione quando mi ha stretto la mano, non capivo più niente! E poi leggere della tua nonna, mi ha fatto ricordare la mia: anche lei mi ha donato la sua Curcio e la custodisco gelosamente!
lei se la tiene ancora gelosamente la sua!!!! 🙂 eh si anche io sono andata al raduno l’anno scorso e il maestro mi ha stretto la mano venendo al mio tavolo in pasticceria veneto (avevo un piede rotto!) è sempre un signore!
Che bei ricordi, grazie per averli condivisi!
grazie a voi he passate a leggerli, è un piacere!
Sicuramente la tua nonna è molto fiera di te, devono essere buonissime. Brava
🙂 beh effettivamente sono la sua nipote preferita ma non diciamolo a nessuno!
Devono essere veramente buone 🙂
🙂 prova e fammi sapere!
Questa meraviglie sono proprio meravigliose!
🙂 mi piace questo nome e il suo gioco di parole!
Meravigliose
🙂 erano una prova… non vedo l’ora di rifarle per carnevale!
Bellissima idea
grazie 🙂
Il maestro Massari è sempre una garanzia, e tu sei stata bravissima, che golosità!!!!
🙂 grazie1
son troppo belle, quanto ne vorrei una!!!
ma anche due…o tre….
troppo belle e sicuramente leggere come una piuma…meravigliose !!
esatto…leggerissimeeeeeee
Wow! Che meraviglie davvero! Chissà che leggerezza e che bontà!
🙂 grazie!
Abbiamo molto da imparare dalle nonne. Bellissime le tue chiacchiere!
🙂 grazie! si io adoro ascoltare i suoi racconti!
Sono davvero stupende… per non parlare della foto!
ciao Bea! grazie mille 🙂
Questa ricetta delle chiacchiere la uso da 35 anni le faceva mia nonna Strabuone!!!