La mozzarella di bufala | 10 segreti per riconoscerla, gustarla e cucinarla

La mozzarella di bufala

Salve a tutti,

oggi ho deciso di fare un post diverso dal solito!

Voglio sfruttare la mia natura campana, e precisamente battipagliese, per spiegarvi come identificare una mozzarella di bufala che sia fresca, buona da mangiare e di ottima qualità.

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E’ vero infatti che in giro si trovano rivendite di mozzarella di bufala; è da chiarire innnanzitutto che la vera mozzarella di bufala è protetta dal marchio DOP, cioè denominazione d’origine protetta, di cui possono fregiarsi solo le aziende di determinati comuni che usano solo latte fresco e seguono le regole di produzione dettate dal regolamento. Acquistate quindi solo la mozzarella di bufala su cui vedete questo marchio.

La mozzarella di bufala, i segreti per riconoscerla, gustarla e cucinarla

Riconoscerla

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  • Il colore deve essere bianco porcellanato e la consistenza spugnosa
  • Deve avere una crosta sottilissima di circa un millimetro con superficie liscia, mai viscida né scagliata
  • Deve essere caratterizzata dalla dicitura “prodotta esclusivamente con solo latte di bufala intero fresco”
  • La pasta interna deve essere compatta e al taglio lasciar fuoriuscire un pò di siero dal gradevole profumo di latte.

Gustarla

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  • Deve essere conservata ad una temperatura di 15-18 gradi; attenzione quindi a non riporla in frigo, perderebbe le sue caratteristiche peculiari
  • Prima di servirla, è ottimale immergere la busta con le mozzarelle in una ciotola piena di acqua calda, farle riposare 5 minuti e portarle in tavola
  • Ne esistono diversi formati: in ordine di grandezza si possono trovare le ciliegine (25 gr), i bocconcini (50 gr), la mozzarella (250 gr), l’aversana (400/500 gr) e infine la caratteristica “zizzona di Battipaglia” (5 kg) diventata famosa grazie al film Benvenuti al Sud con Claudio Bisio e Alessandro Siani. Per i viaggi è meglio scegliere i formati più grandi poichè sono più resistenti e ne conservano meglio le caratteristiche.

Cucinarla

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  • L’uso ottimale della mozzarella di bufala è il consumo a freddo, quando è freschissima, con prosciutto crudo e pomodorini, magari con una bella focaccia come questa o questa
  • La mozzarella tuttavia, può essere usata anche in cucina, per esempio messa a fette sulla pizza alla fine della cottura
  • Alla fine di questo articolo troverete poi un elenco di ricette realizzabili con i prodotti di bufala, per esaltarne il sapore e gustarli al meglio!

Caseificio Lanzara

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Per questo post, a cui sto lavorando da tanto, devo ringraziare il Caseificio Lanzara, per le informazioni e i materiali fornitimi. E’ vero infatti che tra i tanti caseifici di Battipaglia, patria della mozzarella di bufala, il Caseificio Lanzara è per me quello più buono, dove vado sempre a fare i rifornimenti di mozzarelle, ma anche di provola, ricotta, caciocavallo, scamorza (sia bianca che affumicata), burrata e la caratteristica toma. E’ un’azienda piccola, fondata nei primi anni ’60 e rimasta a conduzione familiare: i dipendenti infatti sono solo 7 e ognuno fa un pò di tutto!

Se vi trovate a Battipaglia o nei pressi insomma, vi consiglio vivamente di provare le mozzarelle in questo caseificio, ma non dimenticatevi assolutamente della ricotta di bufala, delle trecce e delle burrate!

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 Ricette

Con la mozzarella di bufala potete realizzare tantissime ricette, o come dicevo prima, gustarla al naturale. Oltre alla mozzarella poi, ci sono tantissimi altri prodotti di bufala: la ricotta, la burrata, lo yogurt, il gelato, di cui vi parlerò in futuro.

Nel frattempo vi lascio una lista di ricette che potete realizzare con questi prodotti, fatene buon uso, ma soprattutto approfonditela, gustatela e ampliatela a vostro piacere!

…..To be continued!

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